Corre il Toro nella terra del Drago. Alla riapertura dei mercati finanziari Cinesi dopo la Golden Week, venerdì mattina, la Borsa di Shanghai ha messo a segno un rialzo del 2,3%, mentre l’indice di Shenzhen, il “cuore” della tecnologia, avanza del 4 %. Ma questi numeri non bastano ad esprimere la forza del rally che ha investito la valuta di Pechino, il renmimbi, ai massimi da due anni e mezzo (come la Borsa) a 6,70 contro il dollaro. Il “grande balzo” per rifarci ad un’immagine dei tempi di Mao ha una doppia spiegazione.
VOLA ANCH LO YUAN. MEZZO MILIONE DI CINESI IN VIAGGIO
- La Cina sembra aver superato del tutto i guasti del Covid-19. L’indice Caixin servizi stamane conferma che l’attività è ai massimi da tre mesi. Ma impressiona di più la massa di turisti cinesi, oltre 550 milioni, che nell’ultima settimana hanno ripreso a viaggiare, come dimostrano le foto delle file lungo la Grande Muraglia. Pechino ha somministrato un vaccino ancora in fase sperimentale a decine di migliaia di persone, soprattutto militari e lavoratori statali.
- Non meno importanti gli eventi dell’ultima settimana: la Cina apprezza assai le difficoltà del nemico Donald Trump, in netta difficoltà a contrastare la “marea blu”, cioè la crescita nel sondaggio del gradimento di Joe Biden che trova ormai consensi anche a Wall Street. Una netta affermazione democratica potrebbe scongiurare un finale drammatico della sfida, oggi evocato dal tentato rapimento di una deputata ad opera di un gruppo di suprematisti bianchi.
In questo clima salgono anche le altre piazze asiatiche. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,3%. Il BSE Sensex di Mumbai lo 0,2%. In lieve calo il Nikkei di Tokyo. L’indice MSCI Asia Pacific è in rialzo dello 0,2%, in prossimità dei massimi dal marzo del 2018.
ANCHE IL DOW VERSO I NUOVI RECORD, IBM SI DIVIDE IIN DUE
I mercati Usa partecipano, con prudenza, al rally. I future di Wall Street salgono, ieri sera l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Dow Jones, ai massimi da cinque settimane, e Nasdaq avanzano di mezzo punto. . La trattativa tra Democratici e Repubblicani è ripartita, dopo che Trump aveva annunciato di averla stoppata, ma Nancy Pelosi, la speaker dei democratici incaricata del negoziato ha subito chiarito che non ci saranno accordi su singoli punti, quel che vorrebbe la Casa Bianca.
- Corre Ibm +6% dopo l’annuncio che la società verrà divisa in due, con maggior enfasi sul cloud.
KAMALA HARRIS APRE ALLA CANNABIS LIBERA ED E’ SUBITO BOOM
- Tutte in rally le società che producono cannabis per uso terapeutico, dopo che Kamala Harris ha anticipato l’intenzione di decriminalizzare l’uso della marijuana.
Nel dopo Borsa, Gilead ha annunciato che uno dei suoi trattamenti per la Covid 19 in fase avanzata di studio, ha dato buoni risultati, accorciando di molto i tempi di recupero. - Il petrolio Brent è in lieve calo a 43 dollari il barile. Il Wall Street Journal scrive che l’Arabia Saudita sta valutando la possibilità di far slittare in avanti il programmato aumento della produzione.
LA BCE CHIEDE “MANO LIBERA” CONTRO LA CRISI
Le borse europee hanno chiuso in terreno positivo, confortate dal proseguimento del rally di Wall Street e rassicurate dal fatto che la Bce si prepara a scendere in campo senza subir condizionamenti da parte dei falchi. Dai verbali dell’ultima riunione della Bce emerge che i banchieri si sono detti a favore di un approccio che preveda “mano libera” nel rispondere all’incertezza della situazione economica.
BORSA ITALIANA LASCIA LONDRA PER EURONEXT
In questo quadro prende il via la rivoluzione dei mercati finanziari europei, innescata dal divorzio tra il London Stock Exchange e Borsa italiana. Prima dell’avvio delle contrattazioni, venerdì mattina, è scattata la comunicazione ufficiale del passaggio di Borsa italiana e le sue controllate – ovvero Mts, la piattaforma europea dei titoli di Stato, ed Elite, la società che raccoglie 1.500 pmi non quotate – all’accoppiata italo-francese.
In questo modo, Cdp e Banca Intesa da un lato e Euronext e Socgen dall’altro, realizzano un deal da 4 miliardi di euro più 200 milioni di debiti. Euronext – dove Cdp Equity avrà il 7,3% del capitale al pari di al pari della Caisse des Dépôts et Consignations, omologa francesedi CDP – gestisce anche i mercati azionari del Belgio, dell’Irlanda, dell’Olanda, della Norvegia e del Portogallo con oltre 1.800 società quotate per un totale di circa 4.400 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato.
“Siamo particolarmente orgogliosi – ha dichiarato l’Ad di Cdp, Fabrizio Palermo – di essere protagonisti di questa operazione: Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all’interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani”
PIAZZA AFFARI ANCORA SU, MADRID LA PIÙ TONICA
In questa cornice Piazza Affari ha messo a segno giovedì un guadagno dello 0,76% a 19.582 punti, in linea con Francoforte +0,84%, Parigi +0,61%, Madrid +1,19%, Londra +0,53%.
Da rilevare la promozione, da parte di Goldman Sachs, a “buy” del titolo della rete televisiva tedesca Prosieben +4,8%, partecipata di Mediaset.
La controllante di Ladbrokes e Bwin, GVC Holding è balzata del 4,9% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sui ricavi annuali, forte dell’aumento del gaming online e della ripresa della Premier League.
Il Cfo di Bmw Nicolas Peter ha detto che il divorzio della Gran Bretagna dall’Unione europea potrebbe costare alle case automobilistiche e fornitori fino a 11 miliardi di euro se sul commercio transfrontaliero graveranno dazi e burocrazia.
BTP A 0,71%, NUOVO RECORD
Continua il rally dei titoli di Stato dell’Eurozona. Il tasso del decennale italiano tocca un nuovo minimo storico a +0,71%, anche se lo spread con il Bund di pari durata è invariato a 124 punti base (+0,93%).
Il secondario risente solo in minima parte dell’operazione di concambi in cui il Tesoro ha assegnato tutti i 2 miliardi offerti nel Btp settembre 2033 ritirando un totale di 2,207 miliardi in cinque titoli brevi, su tratto 2021/2023.
Nell’asta del 13 ottobre il Tesoro offrirà fino a 7,5 miliardi di Btp a 3,7 e 30 anni.
Hanno brillato sui listini europei le società petrolifere (Stoxx +2%), le banche (+1,5%) ed i tech (+1,5%).
IL BLITZ DI DEL VECCHIO SCUOTE MEDIOBANCA (E GENERALI)
A Piazza Affari ha tenuto banco l’affondo della Delfin di Leonardo Del Vecchio su Mediobanca +3,9%. Il titolo di piazzetta Cuccia ha preso il volo dopo che il patron di Essilor/Luxottica ha comunicato di aver aumentato la quota nell’istituto dal 9,9% al 10,2%. “Eventuali ulteriori incrementi della partecipazione – fermo restando il limite del 19,9% – saranno valutati tempo per tempo sulla base, principalmente, del rendimento dell’investimento, delle condizioni di mercato e delle opportunità di acquisto”, ha detto il re degli occhiali. Generali +2,3%.
Forti guadagni anche per il resto del credito: Unicredit +2,42%, Bpm +1,87%. Vola Pop Sondrio +4,74%. La Bce aumenterà la pressione sulle banche affinché riclassifichino i crediti prima che possano emergere elevati volumi di sofferenze al termine delle moratorie e delle garanzie pubbliche.
Recupera Nexi dopo l’uscita di Mercury. +1,3%. Deutsche Bank alza il target price a 22 euro. L’ultimo decreto del governo prevede l’azzeramento delle commissioni solo per i pagamenti digitali fino a 5 euro. Dovrebbe partire a breve una campagna pubblicitaria a sostegno della diffusione dei pagamenti senza contante.
ENI +2,3% STOCCHERA’ IL CO2 INGLESE
Riflettori accesi anche su Eni +2,3% dopo che l’Autorità britannica per il petrolio e il gas ha assegnato al gruppo italiano la licenza per realizzare un progetto nazionale di stoccaggio di gas serra, a cui confluirà la CO2 prodotta da un gran numero di impianti industriali. Un impianto gemello verrà realizzato a Ravenna con 2 miliardi di investimenti.
“La cattura e lo stoccaggio della CO2 sono fra le misure che permettono di decarbonizzare impianti industriali”, sottolineano gli analisti di Equita.
In rialzo il resto del comparto petrolifero: Tenaris +3,06%, Saipem +3,25%.
SOTTO TIRO SARAS PER CONTRABBANDO. LA SOCIETÀ NEGA
In rosso, invece, Saras -7,69%, in scia alle notizie secondo cui le procure di Cagliari e Milano starebbero indagando sulla provenienza di 12 milioni di tonnellate di grezzi lavorati tra il 2015-16. Si sospetta che la provenienza del greggio possa risalire a organizzazioni terroristiche. La società ha respinto “fermamente ogni associazione del nome della società al contrabbando di petrolio e di carburante”.
GUALTIERI: PER ATLANTIA, O L’ACCORDO O LA REVOCA
Segna ancora il passo Atlantia -0,69%. Come anticipato da una recente intervista dell’Ad Roberto Tomasi, Aspi ha inviato al Mit una missiva in cui si dichiara pronta ad accettare tutte le condizioni poste dall’Esecutivo nell’atto transattivo, con la sola eccezione dell’articolo 10 che vincola l’accordo al passaggio di proprietà di Aspi a Cdp. Ma in serata il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenendo a “Porta a porta” è stato drastico: senza un’intesa non resta che la revoca della concessione.
Tra gli industriali vola Pirelli +4%, Bene Amplifon +1,63% a 31,21 euro, su cui Citi ha avviato la copertura con rating buy (comprare) e prezzo obiettivo a 36,4 euro.
Tra le mid cap, sprint di Cerved +5,69%), Technogym +3,35%) e Cattolica +2,6%.
Bene anche Danieli +1,74% a 14,06 euro: Equita ha alzato il prezzo obiettivo da 14,9 a 15,6 euro, confermando il rating hold, dopo che la società ha fornito la guidance per il 2021.
Infine sul listino Aim, denaro su Energica M. (+3,87%), che ha raggiunto l’accordo con Dorna Sports per essere il fornitore unico di moto elettriche per la FIM Enel MotoE World Cup fino al 2022, mantenendo la sua posizione di leader mondiale nel campo delle corse elettriche, con la sua Ego Corsa.