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Piazza Affari testa bad bank e Yellen e cerca conferme per le banche

Dopo la riscossa di ieri (+5%) la Borsa italiana scruta oggi il decreto del Governo sulle banche e sulla bad bank e valuta meglio la nuova rotta della Yellen sui tassi della Fed che non ha entusiasmato Wall Street – Attesa per il pronunciamento del Tar sui ricorsi contro la riforma delle banche popolari

Piazza Affari testa bad bank e Yellen e cerca conferme per le banche

Oggi tocca alla Borsa di Tokyo prendersi una pausa: il Nikkei rimarrà infatti chiuso per la festa della Fondazione nazionale mentre riapre Hong Kong dopo le festività per incappottano cinese. L’indice però ha aperto in forte ribasso, scontando in una volta sola le turbolenze che hanno agitato i listini mondiali nelle ultime sedute.

Ieri sera a Wall Street il petrolio ha chiuso nuovamente in calo: il Wti ha ceduto l’1,8% a 27,45 dollari al barile, nonostante il dato delle scorte settimanali di ieri che a sorpresa sono scese di 754mila barili a 501,958 milioni. Oggi il calo continua e il greggio cede ancora l’1,57% a 27,02 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso in leggero calo dopo la testimonianza della Yellen, a capo della Fed, al Congresso. La governatrice della banca centrale teme nuove turbolenze che rischiano di far deragliare la ripresa economica e ha rassicurato su una politica accomodante, allontanando un rialzo dei tassi, sebbene non abbia escluso esplicitamente rialzi nel 2016. Il cambio euro dollaro è risalito sopra i 1,12

Ora i mercati guardano ai dati Usa sulle richieste di sussidi di disoccupazione settimanali. In Europa alle 15 si riunisce l’Eurogruppo.

In Italia continua la pubblicazione dei risultati annuali tra cui UnipolSAi, Bper, Banca Carige. Occhio anche ai dati della compagnia assicurativa di Zurich, dove è volato l’ormai ex ceo delle Generali.

BANCHE IN RALLY
SPREAD SOTTO I 140 PUNTI

In Europa ieri le ricoperture sul comparto bancario sono state favorite dai rumors circolati su un piano di emergenza di riacquisto di bond senior da parte di Deutsche Bank. I listini hanno chiuso con il segno più: Londra +0,71%, Parigi +1,59% e Francoforte +1,55%.

In Italia il Ftse Mib ieri ha messo a segno il rimbalzo più vigoroso (+5,03%) in Europa con le banche che hanno beneficiato anche del via libera della Ue alla bad bank e dei risultati nel complesso positivi diffusi nei giorni scorsi dai principali istituti. Intesa Sanpaolo +14,45%, Unicredit +11,91%, Banco Popolare +11,09%, Unipol +10,26% e Bpm +9,48%. Piazza Meda e il Banco Popolare attendono l’ok della Vigilanza per chiudere sulla aggregazione. C’è attesa per il pronunciamento del Tar sui ricorsi contro la riforma delle banche popolari.

Nel frattempo nella nottata il Governo ha approvato il decreto legge sul sistema bancario che prevede la garanzia per la cartolarizzazione delle sofferenze e la riforma del credito cooperativo. bene anche lo spread Btp bund che si è raffreddato sotto i 140 punti base.

Ieri sul fronte macroeconomico in Italia bene la produzione industriale nel 2015 che è tornata a crescere dopo quattro anni, nonostante la frenata di dicembre. Sempre in Italia il Tesoro ha collocato Bot a un anno per 6,5 miliardi con rendimento negativo dello 0,032% in aumento di 4 punti base rispetto al collocamento di gennaio. Buona la domanda che è ammontata a 10,45 miliardi con un rapporto di copertura di 1,61 rispetto a 1,65 dell’asta di gennaio. Oggi il Tesoro offre in asta BTp a 3, 7 e 15 anni fino a 5,5 miliardi.

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