Le Borse europee chiudono positive, tonificate dalle parole di Mario Draghi, fiducioso nella crescita economica. “I dati ci confermano la forte e diffusa spinta della crescita dell’Eurozona, attesa nel breve termine a tassi più forti del previsto”. Nella riunione odierna la Bce ha mantenuto inalterati i tassi, confermando il programma di acquisto mensile di obbligazioni da 30 miliardi fino a settembre 2018 e oltre, se necessario, ma ha rimosso il riferimento a un espansione del programma, qualora lo scenario peggiorasse.
Al termine della seduta Piazza Affari è in crescita di oltre un punto percentuale per il terzo giorno consecutivo: +1,15%, 22.731 punti. Pioggia di acquisti su Mediaset +9,23%; Telecom +4,63%; Atlantia +5,05%. In spolvero l’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende del 3,37% a 126.10 punti, mentre il rendimento all’1,9%.
Seduta ancor più brillante per Parigi +1,28%; leggermente più arretrate Francoforte +0,9%; Londra +0,63%; Madrid +0,49%.
Wall Street procede cauta, ma ben intonata, in attesa di conoscere le novità sui dazi che saranno annunciate fra pochi minuti da Donald Trump, mentre Draghi avverte: Le “decisioni unilaterali sono pericolose” e “preoccupa lo stato delle relazioni” internazionali. “Se metti tariffe contro i tuoi alleati, ci si chiede ‘chi sono i nemici?”.
Il dollaro riprende quota sull’euro e il cambio scende in area 1,23. Seduta in rosso per il petrolio, con il Brent che perde lo 0,89%%. scendendo a 63,77 dollari al barile. Debole l’oro, 1321,123 dollari l’oncia, -0,34%.
In Piazza Affari i riflettori restano accesi per tutta la seduta su Mediaset e Telecom, al centro di varie opzioni strategiche dopo l’entrata nel capitale del fondo Elliott, che potrebbe già essere ulteriormente salito.
Occhi puntati anche su Atlantia, per i possibili contatti preliminari con Acs per un’offerta congiunta su Abertis. Le due parti starebbero negoziando uno spezzatino della società spagnola sotto Opa per evitare una guerra di offerte.
Fra le blu chip migliori della seduta Stm, +4,65%, Campari +3,1% e Poste +2,54% (7,334 euro per azione). Quest’ultima ha toccato massimi storici in giornata. Gli analisti di Equita che sul titolo hanno un target price a 8,1 euro con rating hold, scrivono che “un recente roadshow con il top management ha ulteriormente rafforzato la lettura positiva del piano 2018-2022, confermando la sensazione di prudenza dei target e l’esistenza di diversi buffer per compensare eventuali sorprese negative”.
Ancora una seduta positiva per le banche, mentre da Bruxelles l’Ansa, citando fonti dell’Eurogruppo, riferisce che sul completamento dell’Unione bancaria “c’è una divergenza”, risolvibile ”ma non adesso”. Dopo l’ultimo Ecofin e dopo la lettera degli otto Paesi del Nord, i lavori su uno dei dossier che i leader Ue volevano completare per giugno, procede invece a rilento.
I maggiori ribassi di oggi sono per Ferragamo -0,69%; Ferrari -0,55%; Recordati -0,43%; Ynap -0,13%.