Piazza Affari, dopo un inizio promettente con l’indice Ftse Mib arrivato a sfiorare i 15.200 punti, ha perso slancio e in questo momento il paniere principale segna un rialzo dello 0,66% a 15.126 punti.
Questa mattina gli analisti di Moody’s hanno confermato la tripla A sull’Austria. In particolare, l’agenzia di rating Usa ha tenuto in considerazione nel reiterare il suo giudizio “l’elevata forza economia, sostenuta da una forza lavoro qualificata e dalla competitività delle esportazioni”. La tensione resta invece elevata sul mercato obbligazionario dove lo spread Btp-Bund continua a viaggiare sui 500 punti base (500,1) e il rendimento del decennale italiano si attesta sul 6,93%. Il differenziale Spagna-Germania e’ a 334,4 punti base e quello della Francia a 112,8.
Il rendimento del bond decennale italiano si attesta al 6,92%, tornando a rivedere la soglia critica del 7 per cento. In Europa si è aperto un altro fronte di crisi: S&P ha tagliato il rating dell’Ungheria a “spazzatura” e la Bce ha segnalato il rischio che venga minata l’indipendenza della Banca centrale magiara.
Vola FonSai che sale ora del 3,43% (dopo picchi superiori al 6%) nel giorno del Cda chiamato a deliberare su un aumento che potrebbe esser fino a 800 milioni di euro. Fonsai risparmio avanza del 4,51%, Milano Assicurazioni il 6,14%, Milano Assicurazioni risparmio +1,98 e la holding di famiglia Premafin +1,41%. A muovere i titoli sono proprio le attese per il consiglio di amministrazione di oggi di Fondiaria Sai. Per il gruppo assicurativo, che controlla, a sua volta, Milano Assicurazioni, non è escluso un radicale ricambio degli azionisti con la progressiva uscita di scena dei Ligresti e la necessaria ricerca di nuovi equilibri. Secondo gli analisti di Equita, “l’ammontare dell’aumento lascia presagire la necessità di ulteriori e significative svalutazioni di asset e rafforzamento delle riserve che verranno decisi con il bilancio 2011”. L’aumento di capitale – per gli analisti Intermonte – “porterà ad una diluizione molto importante degli attuali azionisti. Post aumento capitale ci aspettiamo che Fonsai possa riportarsi ad una situazione di riequilibrio patrimoniale e ci aspettiamo un totale cambiamento dellazionariato di riferimento”. Tuttavia “manteniamo una view cauta fintanto che non verra definita l’operazione di rafforzamento patrimoniale e chi svolgera il ruolo di azionista di riferimento futuro per il gruppo”.
Petr Kellner continua a vendere azioni Generali e si porta all’1,13% del capitale. Dopo i pacchetti ceduti nei giorni scorsi il finanziere segnala, attraverso l’internal dealing reso alla Consob, altre due operazioni per un controvalore complessivo di circa 178.736 euro. Il 20 dicembre Kellner ha ceduto lo 0,06% circa del capitale del Leone ad un prezzo compreso tra 11,20 e 11,21 euro
Dopo un avvio in ripresa si spegne la corsa ai bancari. Ben comprati i bancari con Mps (+0,77%), Intesa SanPaolo invariata, Banco Popolare -0,19%. Ubi perde l’1,8% Unicredit è sotto del 2,24%. Bpm, alla fine, riduce i guadagni allo 0,16%. In grande evidenza A2A (+1,73%) in vista di una chiusura positiva dell’operazione Edison. Ben comprati i titoli dell’energia: Snam Rg (+0,91%), Terna (+1,17%), Eni (+1,41%) ed Enel (+0,92%).
Fiat quasi invariata a +0,16%. In evidenza invece Fiat Industrial (+0,84%), dopo l’annuncio di un nuovo sito produttivo della controllata Cnh in Cina, nella provincia di Harbin.