Le Borse si risollevano dopo il tracollo di lunedì. Ma la paura regna ancora sovrana sulle piazze finanziarie. A favorire il rimbalzo è stata la decisione delle autorità cinesi di immettere 20 miliardi di dollari sul mercato per frenare il ribasso.
Il rimbalzo più convincente è stato quello di Milano che, grazie all’accelerazione finale, ha chiuso con un guadagno dell’1,2%, confermando la buona impostazione del 2015. Meno brillanti gli altri mercati, comunque in terreno positivo dopo varie oscillazioni: Parigi e Francoforte avanzano dello 0,3%, Madrid +0,2%. Meglio Londra +0,7%.
Il rendimento del BTP 10 anni scende a 1,51% con lo spread che si contrae a 95 punti base.
Wall Street fatica invece a reagire alla pessima seduta di ieri. In questo momento S&P500, Dow Jones e NASDAQ accusano un ribasso di mezzo punto percentuale. Ieri il Dow Jones e l’S&P500 hanno chiuso in calo dell’1,5% circa, il Nasdaq del 2,08%. Nel corso della seduta i valori degli indici sono scesi sui minimi da metà ottobre.
Il Brent è debole a 36,5 dollari, ieri si era spinto fino a 39 dollari sfruttando le tensioni tra Arabia Saudita e Iran. Tra i petroliferi: Eni +0,9%, Saipem +1,5%, Tenaris +0,2%. L’oro mette a segno il secondo rialzo di seguito e si spinge fino a 1.078 dollari l’oncia.
In grande evidenza a Milano il titolo Finmeccanica +3,96% dopo la sigla di un contratto per 450 milioni con il ministero degli Interni per le comunicazioni della Polizia. In luce anche Ferrari +2,1% e Fca +2,6%, premiata dai dati di vendita. Cnh chiude in territorio positivo +2,6%.
Tra le banche nuovo tonfo di Monte Paschi (-2,7%) a nuovi minimi. B. Carige -0,6%.Unicredit ha guadagnato 0,6%: RBC ha ritoccato il target a 6,10 euro da 5,80 euro. Intesa +2%.
Nel gestito, Azimut perde l’1,1%, Banca Mediolanum -1%. Anima inverte rotta sul finale +2%.
Avanza Telecom Italia +1,3%. Tra le utility, Enel +2%, Snam +2,5%. Enel Green Power +2,3%. Soffre ancora il lusso: Ferragamo -1,4% (ieri -4,8%), Moncler -1%, Yoox -1,4% (ieri -7%).