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Piazza Affari regina di Borsa e petrolio in netto recupero

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Vola il petrolio con le esplosioni delle petroliere in Oman, ma sui listini europei prevale la cautela. Piazza Affari è la migliore e chiude in rialzo dello 0,82%, a 20.630 punti base, trascinata da Diasorin +3,48%, Amplifon +3,37%, Azimut +2,92%, Buzzi +2,26% e sostenuta dalle banche (Unicredit +1,47%), principale barometro del listino milanese, grazie allo spread in calo. Dopo il buon andamento della aste della mattinata, sul secondario il rendimento del decennale scende infatti al 2,38% e il differenziale con il Bund regredisce dell’1,28% a 261.40 punti base.

Ci si muove comunque con prudenza sulla carta italiana, in attesa di sviluppi nei rapporti con Bruxelles, che al momento non sembra disponibile a fare troppe concessioni. La Commissione europea infatti è pronta a raccomandare l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia per debito eccessivo se Roma non prenderà nuovi impegni per raggiungere gli obiettivi di bilancio concordati lo scorso dicembre. “Siamo pronti ad andare avanti con la procedura, siamo su questa strada – dice il Commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, entrando alla riunione dei ministri finanziari della zona euro in cui si discuterà della situazione italiana – oggi c’è uno altro step, ma è ancora evitabile e tutti vogliono evitarla”.

Nel resto d’Europa: Francoforte +0,45%, Parigi +0,01%, Londra -0,01%, Madrid +0,06%. L’opening bell è intonata a Wall Street, che procede in territorio positivo, soprattutto grazie ai titoli energetici. Il settore è galvanizzato dal rimbalzo del petrolio con il Wti che sale del 3,19% a 53,01 dollari al barile e il Brent che segna +2,77%, 61,63 dollari al barile. Riparte anche la corsa all’oro, che si muove intorno a quota 1339,09 dollari l’oncia.

Il dollaro prevale sull’euro con il cambio in area 1,127, anche se il biglietto verde non risulta particolarmente tonico con il mercato che scommette su un taglio dei tassi da parte della Fed entro l’anno. La moneta unica d’altra parte risente del clima d’incertezza che grava sull’area: “Le previsioni della zona euro restano precarie”, sostiene il Fondo monetario internazionale, a causa delle tensioni commerciali, ma anche dell’alto rischio di una Brexit senza accordo e di paesi che hanno un debito alto e non riescono a ricostruire buffer di bilancio e attuare le riforme strutturali. Il pensiero va ovviamente all’Italia mentre Christine Lagarde bolla come una bizzarria i minibot, che creano altro debito. Ci sono strumenti migliori, sostiene la numero uno del Fmi, come i titoli di Stato. 

Tornando in Piazza Affari, fra i titoli positivi si segnala Leonardo, +2,11%, che ha annunciato un contratto da 300 milioni per la fornitura di 13 M-345 all’Aeronautica Militare. I maggiori ribassi del giorno, fra le blue chip, sono di Ferragamo -1,21%; Terna -0,76%; Recordati -0,56%; Banca Generali -0,5%. Fuori dal listino principale Fincantieri sale del 4,66% a seguito della notizia di una joint venture con il gruppo francese Naval Group.

Sono rimasti sospesi dalle contrattazioni invece i titoli Astm e Sias in attesa di una nota, con il mercato che punta su un imminente taglio della catena che coinvolgerebbe le due società della galassia Gavio. 

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Categories: Finanza e Mercati