Piazza Affari chiude ancora al top in Europa, con il Ftse Mib in crescita dell’1,21%, a un soffio da 22.000 punti (21.984). Protagonista della giornata finanziaria milanese è Atlantia, +4,2%, grazie al fatto che sembra tramontata l’ipotesi di una contro opa sulla spagnola Abertis.
In spolvero Fiat, +2,64%, sempre sostenuta dalle prospettive di un matrimonio, nonostante le smentite ufficiali di alcuni pretendenti cinesi. Positive le altre principali piazze europee: Parigi +0,71%; Francoforte +0,71%; Londra +0,67%; Madrid +0,63%
A spargere un certo ottimismo sui listini continentali contribuisce, in mattinata, la seconda lettura preliminare del Pil dell’Eurozona del secondo trimestre 2017: +0,6% su base trimestrale; +2,1% su base annua. L’Italia partecipa alla festa, anche se nelle ultime file: +0,4% e +1,5%. In ogni caso si tratta di un dato oltre le attese, che non si vedeva dal 2011.
Wall Street apre positiva, in attesa della pubblicazione, alle 20 ora italiana, dei verbali della riunione del 25-26 luglio della Federal Reserve, quando la banca centrale americana lasciò i tassi invariati, manifestando l’intenzione di alzarli una terza volta entro la fine del 2017. Per l’intervento di Mario Draghi a Jackson Hole, in Wyoming, dove ogni anno la Fed organizza una riunione del gotha della finanza, bisogna aspettare invece il 25 agosto. Le voci dicono che il presidente della Banca centrale europea non annuncerà, in quella sede, un cambiamento della politica monetaria. Il numero uno di Eurotower oggi incassa intanto la solidarietà del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, a proposito della corte costituzionale tedesca che ha deciso di rivolgersi alla corte di giustizia europea contro il quantitative easing, perché violerebbe il divieto di finanziamento monetario degli Stati.
In questa cornice l’euro s’indebolisce sul dollaro: -0,32%, cross 1,169. Pallido l’oro, +0,12%, 1273,68 dollari l’oncia. Il petrolio risulta positivo fino a metà pomeriggio, poi frena, con il dato Eia, in chiaroscuro, sulle scorte settimanali Usa: Brent -0,1%, 50,75 dollari al barile. Sul secondario il Btp 10 anni mantiene una buona intenzione, in una sedute dai volumi agostani: rendimento 2,04%; spread col decennale tedesco in calo dell’1,24%, 159.20 punti.
Tornando all’azionario vale la pena di spendere ancora due parole su Fiat, che è in crescita anche al NYSE parzialmente sostenuta dalla notizia che si unirà al gruppo Bmw, Intel e Mobileye nello sviluppo di una piattaforma tecnologica per la guida autonoma. Inoltre la stampa e alcuni analisti rilanciano l’ipotesi che i corteggiatori cinesi facciano tornare d’attualità il matrimonio con General Motors o con Volkswagen.
In Piazza Affari sono di scena anche i finanziari. In pole position Azimut +3%, Ubi +2,53% e Banca Intesa, +2,16%, quest’ultima grazie a Hsbc che porta il giudizio da “hold” a “buy” e il target price a 3,2 euro. Vola Ynap +2,47%. In fondo al listino Tenaris -0,51%, Cnh -0,31%, Saipem -0,31%; Snam -0,05% e Luxottica -0,02%.