BORSE SULL’OTTOVOLANTE, SI RIPRENDE IL BTP. PRYSMIAN E AZIMUT SPINGONO PIAZZA AFFARI
Finisce in terreno positivo una seduta sulle motagne russe. L’indice Ftse Mib chiude a quota 22.842 con un rialzo dello 0,80% davanti a Francoforte +0,62% e a Madrid +0,31%. In terreno negativo Parigi +0,30% e Londra -0,67% in attesa del risultato elettorale. Grande volatilità per tutta la seduta per il mercato dei titoli di Stato: sotto tiro ancora una volta il Bund che ha segnato il maggior incremento in unasola seduta dal 2012. Reggono meglio Btp e Bonos. Il decennale italiano scende in chiusura all’1,77%, lo spread si riduce a 118 punti base.
Schiarita, si spera decisiva, nel negoziato greco. Il presidente dell’Eurogruppo Jeroem Djissembloem ha dichiarato che la rinegoziazione del debito “non è un tabù”. Intanto Yannis Varoufakis si dichaira ottimista. La Borsa americana è al rialzo dopo il buon dato sui sussidi di disoccupazione: l’indice S&P500 +0,5%, Nasdaq +0,54%, Dow Jones +0,1%.
Svetta il colosso dell’e-commerce Alibaba: +7% dopo i conti trimestrali. Frena a Wall Street la tensione su tassi e dollaro. Il rendimento del Treasury decennale scende al 2,20%, dal 2,24% di ieri, quando era arrivato sui massimi delle ultime sette settimane. La moneta Usa si rafforza nei confronti dell’euro che scende a 1,125, da 1,134 della chiusura di ieri sera. Ieri l’euro si era spinto sui massimi degli ultimi due mesi rispetto al dollaro.
Piazza Affari avanza sull’onda di alcune eccellenti trimestrali. Guida la corsa Prysmian +6,7%, al termine della miglior seduta del 2015. Il gruppo dei cavi ha fornito una previsione sull’Ebitda 2015 a 560-610 milioni di euro. Nel primo trimestre i ricavi, si legge in un comunicato, hanno registrato un progresso su base organica del 5,9%, a 1,753 miliardi di euro.
Bene anche Azimut +3,7% a 28,09 euro. Il gruppo ha annunciato di aver chiuso i primi tre mesi del 2015 con un utile netto a 128 milioni (+250%) e commissioni di performance per 97 milioni dai 17,6 milioni dello stesso periodo del 2014 (+108%). La società segnala che è il miglior trimestre della sua storia.
In buona evidenza anche le banche. Tra le Popolari spicca il balzo di Bper +5,27% davanti a Ubi +5,012% ed al Banco Popolare +2,28%. Intesa +2,13%, Unicredit +1,49%. Reagisce bene in giornata anche Generali +2,88%. Torna a crescere anche Fiat Chrysler +2,19%. Le note negative arrivano dai titoli oil, penalizzati dal calo del Brent (-2%): Eni -1,53%, Tenaris -3,52%.