Seduta volatile e priva di “un centro di gravità permanente” oggi, per dirla con il grande Franco Battiato: dopo vari alti e bassi il finale dei listini europei è praticamente incolore, mentre oltreoceano Wall Street procede contrastata.
Piazza Affari chiude con un flebile progresso dello 0,07%, a 24.880 punti, ma ha toccato intraday un picco oltre quota 25mila, come non accadeva da febbraio 2020. Resta effervescente il settore bancario, animato da appetiti speculativi in vista di movimenti nel settore e dopo la notizia, uscita ieri sera, che Fininvest ha ceduto la sua quota (circa il 2%) in Mediobanca (+0,9%). L’operazione, si legge in una nota, rientra in una logica di “razionalizzazione e di ribilanciamento del proprio portafoglio di investimenti finanziari”. In sostanza la holding guidata da Marina Berlusconi ha probabilmente voluto fare cassa (174 milioni di euro) per acquistare azioni Mediaset (+1,84%) cedute da Bolloré.
La partecipazione sarebbe ora nelle mani di Unicredit (+0,9%), che avrebbe agito nel ruolo di broker in questa transizione. Alla fine della corsa potrebbero esserci però Leonardo Del vecchio, già primo azionista di Piazzetta Cuccia con una quota del 13,2%, o Francesco Gaetano Caltagirone, molto attivi in questa fase anche su Generali (+0,2%) che oggi ha approvato una trimestrale in linea con le attese. La situazione è molto fluida e nel settore resta in evidenza anche Banco Bpm +0,7%, mentre fuori dal paniere principale scatta Mps (+6,64%), in attesa di uno o più sposi con cui convolare a nozze. Nei giorni scorsi c’è stata l’apertura di Bernardo Mattarella, ad di Mediocredito Centrale, a partecipare a un eventuale processo di acquisizione di una parte della banca.
In testa al Ftse Mib ci sono inoltre Amplifon +2,68%, Moncler +1,54%, Ferrari +1,48%, Pirelli +1,15%. Nella parte bassa del listino Prysmian -1,22%, Telecom -1,1%, Tenaris -1,06%, Hera -1,06%. Senza verve Stellantis, -0,04%, che resta indifferente all’intesa con Foxconn, colosso dell’elettronica taiwanese e fornitore ufficiale degli Iphone di Apple, per dare vita alla joint venture Mobile Drive che, pare, fornirà esperienze innovative agli automobilisti.
La chiusura è positiva invece per il mercato secondario, mentre la campagna vaccinale sta funzionando bene anche in Italia, i contagi rallentano e il paese si appresta a ripartire. La zona euro ha registrato però una recessione tecnica nel primo trimestre 2021 (-0,6% il pil nel periodo gennaio marzo, -1,8% su base annua). L’economia si è contratta in tutti i grandi paesi del blocco, tranne la Francia. Per la presidente della Bce Christine Lagarde, l’Europa – nella fase della pandemia – ha dimostrato coraggio, senso di cooperazione e impegno nell’affrontare le sfide poste e ora rimane di importanza cruciale non ritirare troppo presto le misure di sostegno. La corte costituzionale tedesca intanto ha respinto i ricorsi sugli acquisti pandemici della banca centrale. In questo contesto lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 115 punti base (-2,28%) e il tasso del Btp decennale migliora leggermente a +1,05%.
Sul fronte americano intanto Wall Street prosegue contrastata, con il Dow Jones in calo dello 0,2% e il Nasdaq in progresso dello 0,5%. In attesa che domani si alzi il velo sulle minute dell’ultima riunione della Fed, c’è fermento nella grande distribuzione e in particolare su Walmart, che ha chiuso il primo trimestre in calo, ma in misura inferiore alle attese. Il focus resta inoltre sui media. Dopo l’accordo fra WarnerMedia (di AT&T) con Discovery, per una piattaforma streaming in grado di concorrere con Netflix, Disney e NBCUniversal, oggi si guarda ad Amazon, che starebbe trattando l’acquisizione della società cinematografica e televisiva Mgm per circa 9 miliardi di dollari e per rafforzare la sua offerta su PrimeVideo.
Nell’obbligazionario a stelle e strisce è poco mosso il rendimento dei Treasury, perché si rafforzano le attese che gli Usa non alzeranno i tassi d’interesse a breve. Il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, ieri ha ribadito di non aspettarsi un rialzo dei tassi di interesse fino al prossimo anno, indebolendo le aspettative che le pressioni inflazionistiche possano spingere la banca centrale ad agire a breve.
Sul mercato valutario arretra il dollaro e l’euro scambia in rialzo a 1,22. Prosegue anche la parabola discendente del bitcoin, in calo del 4% a poco più di 43mila dollari (-35% in un mese). “Bitcoin ed ethereum non sono criptovalute ma criptoasset – ha osservato Lagarde. intervenendo al Generation euro Students’ Awards 2021 – sono speculativi, volatili, non stabili e come hanno detto molti miei colleghi chi investe in questi asset devono essere pronti a perdere tutto”.
Stanno alla finestra le materie prime: l’oro spot tratta in ribasso dello 0,36% a 1531,77 dollari l’oncia; il petrolio, tipo Brent, cede lo 0,2%, 69,32 dollari al barile.