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Piazza Affari piatta: corrono Mediaset e Mediolanum, scivola Fiat

Mercati sempre volatili per le persistenti tensioni geopolitiche e i segnali contradditori dell’economia reale – Piazza Affari chiude in leggero progresso – Spiccano il volo Mediaset e Mediolanum ma buone performance registrano anche Azimut, Stm e Campari – Scivolano invece Fiat e le banche popolari – Attesa per il meeting americano dei banchieri centrali

Piazza Affari piatta: corrono Mediaset e Mediolanum, scivola Fiat

VENDITE SU FIATE ENEL, PIAZZA AFFARI INVARIATA
SCATTA TELECOM, PORSCHE FA VOLARE SOGEFI

Chiudono in terreno positivo le Borse europee, rincuorate dall’evoluzione della crisi ucraina. Fa eccezione Milano, fanalino di coda del Vecchio Continente, che è riuscito comunque a recuperare i ribassi nel finale.

L’indice Ftse Mib chiude a +0,02 a quota 19.644. Fanno assai meglio gli altri mercati: Parigi e Londra +0,56%, Madrid +0,35%. Il rimbalzo più vigoroso è di Francoforte +0,96%, il listino più sensibile ai problemi dell’Est Europa. Nessuna sorpresa dai dati dell’inflazione Usa salita a luglio dello 0,1% come previsto. Il Nasdaq +0,24% consolida la sua ascesa a quota 4.519. Fa meglio il Dow Joes +0,39%.

Cresce l’attesa per le minute della Fed che saranno rese pubbliche domani sera, alla vigilia del meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole. Continua anche la discesa dei rendimenti del debito pubblico, specie della periferia europea, in attesa di un intervento della Bce.

Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 159 punti. Il rendimento è al 2,60%. Il differenziale tra Bonos e Bund è stabile a 131 punti con un tasso del 2,31%. Oggi Madrid ha collocato bond per 992 milioni di euro a 6 mesi con un tasso dello 0,08% in netto calo dallo 0,146% precedente e altri 3,55 miliardi a 12 mesi a un tasso dello 0,16% in discesa dallo 0,294%.

Sulla frenata di Piazza Affari pesano le performance di due blue chips. Fiat –2,91 a 7,175. Domani scade il termine per l’esercizio del diritto di recesso legato alla fusione con Chrysler. Il prezzo a cui è possibile esercitare il recesso è pari a 7,727 euro. Intanto Credit Suisse che oggi ha avviato la copertura dell’azione con un rating underperform e un target price a 6 euro.

Enel –1,12%. Cresce l’attesa per il collocamento del 5% del capitale da parte del Tesoro.

Meglio Eni +0,44%.

Al contrario Telecom Italia ha guadagnato l’1,42%. Societe Generale che ha alzato il target price da 0,57 a 0,85 euro, ribadendo il rating hold. Il management del gruppo italiano sta lavorando alla propria offerta a Vivendi, che sarà esaminata dal cda del gruppo italiano il giorno 27 prima di essere spedita alla volta di Parigi.

Balzo di Mediaset +3,91% che ha recuperato le perdite delle ultime due settimane riportandosi sui valori di inizio agosto. E’ proseguito il rialzo di Ansaldo Sts +1,72% ma , non della controllante Finmeccanica -0,07% .

Di rilievo il boom di Sogefi + 15,26% che ha firmato con Porsche un accordo per la fornitura alla casa tedesca dei propri sistemi di filtrazione dell’olio, che verranno montati sui modelli di fascia alta. Infine, i titoli finanziari.

Contrastate le banche: Unicredit è salita dello 0,62%, Intesa + 0,28%, Mps + 0,96%.

In rosso Banco Popolare -2,68% e Ubi Banca- 0,64%. Grande performance invece per il risparmio gestito: Azimut +3,25% , Mediolanum +3,28%. Salgono anche Banca Generali +1,45 % e Fineco Bank +0,88% .

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