PIAZZA AFFARI PERDE COLPI DOPO L’ASTA BTP 5
LA BORGHESIA MILANESE PRENDE POSTO IN BPM
Peggiora Piazza Affari nonostante l’esito positivo dell’asta dei titoli di Stato. Il Ftse/Mib arretra dell’1,72%% a quota 14.595. Nel resto d’Europa Londra perde lo 0,8%, Francoforte -0,7%, Parigi -1,8%.
Lo spread italiano a 5 anni scende di 12 punti base a quota 566. Il Tesoro ha collocato 3 miliardi (il massimo previsto) di Btp a un rendimento del 6,47%, poco sopra il 6,29% dell’asta precedente. A fine novembre il rendimento sul secondario ha toccato una punta del 7,5%. La domanda è stata pari a 1,42 volte l’offerta. Si tratta comunque del rendimento più alto dal maggio 1997.
Buone notizie dalla Germania, l’ufficio studi Ifo vede crescita del Pil del 3% quest’anno e dello 0,4% il prossimo. La produzione industriale della zona euro si è contratta dello 0,1% rispetto ad ottobre, mentre è cresciuta, nello stesso mese, dell’1,3% annuo. In entrambi i casi è andata peggio delle attese degli economisti, raccolte da Reuters, erano per una produzione invariata su mese e in espansione del 2,1% su base annua. L’euro si muove poco a 1,303 sul dollaro, sui minimi da gennaio 2011. Il petrolio tipo Wti scende a 99,7 dollari il barile (-0,4%).
A Piazza Affari scendono i titoli dell’automotive, in coincidenza con l’inaugurazione dello stabilimento Vico di Pomigliano d’Arco e del contratto dell’auto: Fiat -2,5%, Fiat Industrial -1,5%, Pirelli -1,6%. In calo anche Finmeccanica -1%, Stm -0,2% e Tenaris – 1%.
In ribasso i titoli dell’energia e le utility. Enel -0,5%, Eni -0,9%, Atlantia -0,4%, Enel Green Power -0,3%. Contrastate le banche. Intesa Sanpaolo sale dell’1,2% dopo la promozione a buy di Goldman Sachs, al pari di Unicredit + 0,7%. Banco Popolare +0,3%, Banca Popolare di Milano +3% e Mediobanca +0,6. In calo, Ubi -1,2%.
Si è chiusa in anticipo l’asta sui diritti sull’inoptato dell’aumento di capitale da 800 milioni della Popolare di Milano. Sono stati ceduti tutti i 59,4 milioni di diritti rimasti, dopo che nelle prime due sedute era stato venduto circa il 25% del totale inoptato. L’asta dei diritti era relativa al 18,3% dell’aumento di capitale, pari a 146,3 milioni di euro. La partecipazione all’asta era attesa dal mercato come l’occasione per il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi di salire all’obiettivo del 9,9% del capitale della banca dall’attuale 6,6%. Nelle scorse settimane si era parlato dell’interesse da parte di alcune grandi famiglie della borghesia milanese come i Ricci, i Borromeo, i Moratti. Tra i titoli minori, altalena di Yoox + 5,5% dopo il -7% di ieri. In evidenza Piaggio +4,7% dopo la presentazione del piano, Landi Renzo +2%, e B&C Speakers +2,2%.