Le Borse europee hanno preso la strada del rialzo a metà mattina, dopo un avvio all’insegna della debolezza. Recupera anche Piazza Affari (+0,4%) sopra quota 21.500 punti. Rialzi simili per Francoforte, Madrid e Parigi. Londra +0,7% dopo l’aumento dei tassi.
Sale Heineken (+2%) dopo l’accordo con China Resources Beer per l’acquisto del 40% del pacchetto azionario.
Rientra leggermente la pressione in vendite sul BTP di stamattina. Il rendimento del biennale è salito di 30 punti base a 1,24%. Quello del BTP a dieci anni ha superato la soglia del 3,0% (+13 punti base), con lo spread a 270 punti base da 245 di ieri. Ora lo spread è sceso a 255 punti base con un rendimento del 2,97%.
I dati macro confermano che l’economia italiana sta frenando. Produzione industriale di giugno +0,5%, da +0,8% (rivisto) precedente di maggio. Le stime erano a +0,4%. Il dato anno su anno è stato pari a +1,7% da +2,1% precedente, anche in questo caso dato migliore delle stime di +1,5%. In chiave prospettica, l’indice Markit di luglio relativo ai servizi è risultato pari a 54 da 54,3 precedente, attese 53,7. Quello composito è risultato pari a 53 da 53,9, attese 53,4.
Il dollaro viaggia verso i massimi dell’anno: cross 1,158. Ne fa le spese l’oro, sceso a 1.207 dollari l’oncia, minimo da circa un anno.
Il petrolio Brent è a 73,6 dollari il barile, in rialzo dello 0,2%: da circa quattro mesi il greggio del Mare del Nord oscilla tra settanta ed ottanta dollari il barile. Saipem +0,6%. HSBC taglia il giudizio a Hold da Buy.
Tenaris +0,2%. Kepler Cheuvreux e Mediobanca alzano stamattina il target price.
Salgono in Europa i fornitori di Apple, compresa Stm (+2%). Performance simili per Infineon e Asml.
In crescita anche il comparto auto, che rimbalza dopo due giorni di perdite sui rischi di guerra dei dazi tra Usa e Cina.
Fiat Chrysler +2,4%. Bloomberg ha scritto ieri sera che la società intende andare avanti con lo scorporo di Magneti Marelli, la società della componentistica potrebbe essere valutata fino a sei miliardi di euro. CNH Industrial+2,7%. Ferrari +2,7%.
In aumento anche i titoli finanziari, sostenuti tra l’altro dai risultati di Credit Agricole e di Rbs, tornata a distribuire un dividendo dopo 10 anni.
A Piazza Affari rivede l’utile anche Banca Monte Paschi (-3%), che chiude il secondo trimestre con 100,9 milioni di euro di utile, in calo da 188 milioni di un anno prima. Il Common Equity Tier 1 peggiora a giugno al 13% da 14,4% di fine marzo. La banca fa sapere che prosegue la riduzione dei crediti in sofferenza, sono in corso cessioni per 3,7 miliardi.
Recuperano le banche italiane, dopo l’avvio condizionato dal rialzo dello spread: Ubi Banca -1%, Unicredit +0,2%. Intesa Sanpaolo +0,8% (Société Générale alza il giudizio a Buy da Hold).
Vola Mediobanca (+2,7%). Il fondo Elliott avrebbe rastrellato di recente l’1% del capitale, lo scrive la Repubblica. Il nuovo socio punterebbe a rafforzarsi nell’azionariato, anche rilevando quote di alcuni azionisti storici. L’obiettivo di lungo termine di Elliott sarebbe la partecipazione in Generali (+0,7%), eventualmente da suddividere tra i soci di Mediobanca.
Debole Poste italiane (-1%).