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Piazza Affari: oggi volata per le banche. E Mediaset continua a correre

FIRSTonline

I dati macroeconomici americani vengono ben accolti dal mercato: Wall Street apre positiva e le principali Borse europee chiudono sopra la parità nonostante qualche incertezza nella seduta: Francoforte +0,71%, Parigi +0,91%, con Londra piatta che gira in positivo +0,03% (in Gran Bretagna le vendite al dettaglio di luglio sono risultate superiori alle attese). Madrid e Milano mettono a segno i guadagni più consistenti. Il Ftse Mib sale dell’1,87% trainato dal comparto bancario ma anche dalla corsa di Mediaset e A2A. I falchi tornano ad attaccare Mario Draghi. Klaus-Peter Willsch e Frank Schaeffler, membri del Governo in forza rispettivamente a Cdu e Fdp, hanno lanciato sull’Handelsblatt on line un duro attacco contro il governatore della Bce, che avrebbe “trasformato la Bce in un finanziatore di Stati e in una bad bank”.

I falchi chiedono che la Germania conti di più in Bce. Intanto il prossimo 23 agosto a Berlino la cancelliera Angela Merkel incontrerà il presidente francese François Hollande e due giorni dopo il premier greco Antonis Samaras. La cancelliera ha recentemente respinto al mittente le richieste greche per un allungamento dei tempi del piano di austerity. Per l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder (SPD), in una intervista rilasciata alla Bild, “l’euro può avere successo solo se le politiche finanziarie ed economiche in Europa saranno coordinate. Soltanto allora potrà esserci una condivisione del debito, ma per questo ci vorranno ancora degli anni”. L’euro oggi riguadagna terreno sul dollaro a 1,2360 (+0,57%), il petrolio Wti sale a 94,97 dollari al barile (+0,68%). Lo spread Btp-bund chiude in area 426 dopo i minimi della mattinata.

Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa sono infatti saliti a 366mila unità ma la media mobile delle ultime quattro settimane, più significativa perché più stabile, è ai minimi da fine marzo. Inoltre, se a luglio le costruzioni di nuove case hanno segnato un calo dell’1,1% a 746mila unità, contro attese per un calo dello 0,5%, i permessi edilizi si sono impennati del 6,8% al libello più alto degli ultimi quattro anni. Ma si tratta comunque di dati a luci e ombre, a cui si aggiunge l’indice Fed Filadelfia a -7,1, peggio delle attese.

Speranze sul fronte macro arrivano però dalla Cina dove, secondo radio e tv di Stato, il premier cinese Wen Jiabao ha detto che il rallentamento dell’inflazione “lascia spazio crescente per operazioni di politica monetaria” confermando che saranno rispettati i target di crescita per l’anno: “Abbiamo le condizioni e le capacità – ha sottolineato – e siamo certi di raggiungere gli obiettivi economici e di sviluppo per quest’anno”.

A Wall Street alla chiusura delle Borse europee, dopo la battuta d’arresto sull’indice Fed, il Dow Jones torna a salire dello 0,37%e il Nasdaq guadagna ilo 0,95%.

Tra i titoli tecnologici cede oltre il 6% circa Facebook, toccando il minimo storico nel giorno della scadenza del primo lock up, in evidenza invece Cisco che ha battuto le attese degli analisti su fatturato e profitti e ha alzato i dividendi trimestrali del 75%. Cede poi Wall Mart dopo i dati del trimestre che hanno deluso sul fronte del fatturato.

A Piazza Affari, nel clima agostano, sono in atto le ricoperture degli istituzioniali anche in vista di possibili misure forti da parte delle banche centrali, e della Bce in particolare, a settembre. Ben intonate le banche con Unicredit +4,91%, Bper +4,60% e Intesa sanpaolo + 4,59%. Mps +2,28%, Banco +3,71% e Ubi +1,35%. Risentono positivamente delle voci che circolano nei media spagnoli sull’arrivo dei 100 miliardi di euro di aiuti dalla Ue alle banche del Paese iberico.

Sulle banche internazionali invece infuria lo scandalo su Libor: sette grandi banche internazionali sono entrare nel mirino della giustizia anche del Connecticut e dello stato di New York e sono a rischio, tra l’altro, di perdere la licenza bancaria per operare nella piazza finanziaria di Manhattan.

Ma a tirare la volata con volumi sostenuti sono Mediaset +10,59% a 1,567 euro (girano ancora voci sul possibile arrivo di nuovi investitori nel Biscione) e A2A +9,36%. Entrambi i titoli continuano la serie positiva di rialzi in atto negli ultimi giorni. Dal 2 agosto A2A è salita di circa il 32%.

Pirelli sale dello 0,46%, Camfin +3,89%. Prelios -3,58%. In casa Camfin è in atto uno scontro tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza sull rafforzamento della holding che, con il voto contrario della famiglia genovese, ha imboccato la strada del prestito obbligazionario convertibile in azioni Pirelli.

Fondiaria Sai chiude in territorio negativo -1,92% dopo un balzo del 7% sopra al prezzo di aumento di capitale di un euro. Tra dieci giorni partirà il collocamento bis da parte del consorzio.

Brunello Cucinelli archivia un + 6,09% ai nuovi massimi storici di 13,42 euro.

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