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Piazza Affari nel mirino: crollano le banche, Mps in ginocchio

Petrolio, ma non solo. Gli operatori hanno messo nel mirino le banche italiane, che stanno trascinando Piazza Affari in profondo rosso. Il listino italiano perde il 2,11%. Assai più limitato il calo degli altri mercati del Vecchio Continente: Parigi -0,4%, Francoforte -0,26% e Londra -0,12%.

Tengono i titoli di Stato: il Btp 10 anni rende l’1,56%, con lo spread a 101 punti base. L’oro sale dello 0,3% a 1.091 dollari l’oncia.

Sul listino milanese si salva ben poco. Sotto tiro innanzitutto le banche, il cui crollo ha spinto l’Eurostoxx di settore giù del 2%. La pioggia di vendite si accanisce in particolare su Monte Paschi (-13%), che aggiorna i minimi storici a 0,78 euro. 

Scendono pesantemente anche Intesa (-3,85%) e Unicredit (-4,46%) in una seduta dai volumi ridotti, vista la festività di Wall Street. Non si salvano dal calo generale le banche popolari: Pop. Milano -5%, Pop. Emilia -9%, Ubi -8%.

Banco Popolare (-6,4%) ha invertito bruscamente la tendenza dal +1% iniziale (massimo 11,30 euro). Stamattina Mediobanca ha rivisto il portafoglio long raccomandato inserendo nell’elenco il titolo dell’istituto veneto (outperform, target 16,70 euro).

Frana anche il settore risparmio gestito: Azimut -5%, Mediolanum -2,4%.

Continua la discesa del petrolio: il Brent scende dell’1,2% a 28,60 dollari al barile, minimo da 13 anni. Venerdì le quotazioni erano scese del 6%. 

Eni perde il 2%, Saipem -5,5%, Tenaris -2%. Da notare anche il calo di Enel (-2%) e di A2A (-3,4%). Partita in rialzo, Fiat Chrysler ora cede il 2,4%. Ferrari -2,7%. Exor perde il 2,8%, Cnh Industrial -1,4%. 

Fra i titoli industriali, StM -1%, Finmeccanica -3,7%. Nel comparto lusso Ferragamo perde il 4%, Tod’s il 2,4%. 

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