Arrivati ai due terzi del 2017, i listini azionari aggiornano la classifica. In testa c’è Hong Kong (+27%) seguita da Shanghai (+15,5%), galvanizzate dalla nascita della piattaforma che ha favorito l’integrazione della finanza del Drago nel circuito globale. Sul podio, a fine agosto, anche la performance del Bovespa brasiliano: +17,46% grazie alle privatizzazioni annunciate dal presidente Temer. Ma subito dopo, al primo posto nell’area Ocse spunta Piazza Affari che, con una crescita del 12,7%, precede di due lunghezze Madrid e i listini Usa, poco sopra il 10% nonostante la svalutazione del dollaro rispetto all’euro. Assai staccate Francoforte, Parigi la stessa Londra, su solo del 4% nonostante la sterlina sia scivolata ai minimi rispetto alla moneta unica.
La classifica delle Borse premia così la ripresa, tutto sommato sorprendente, della finanza italiana. Pochi mesi fa l’autunno era visto con grande preoccupazione: tapering in arrivo, guerra commerciale con gli Usa e tensioni preelettorali da parte dei “falchi” tedeschi lasciavano pensare a una stagione calda e conflittuale. Una volta tanto, però, le Cassandre hanno avuto torto: le agenzie di rating premiano la ripresa del Pil, si moltiplicano i buy sulle banche, mentre prosegue l’afflusso del risparmio sui Pir.
Anche da Francoforte arrivano segnali confortanti. Secondo Reuters (ben introdotta nello staff di Mario Draghi) è probabile che, preoccupata dalla forza dell’euro, la Bce non intenda forzare nella seduta di giovedì la stretta sul Qe. Tutto bene, salvo che da sempre l’Italia sa sorprendere nei moment di difficoltà, ma, come Penelope, disfa la tela non appena si allenta la tensione.
LA CINA ACCELERA, IL RENMIMBI AI MASSIMI DA 14 MESI
Avanza il Toro in Oriente, schivando la minaccia dei missili di Kim. I listini attendono fiduciosi i numeri del mercato del lavoro Usa, in uscita nel pomeriggio. Ma a conferma che la tensione con Pyongyang resta ai massimi ci pensa l’oro: 1,318.93 dollari l’oncia di nuovo vicino ai massimi (1325,93).
Vivaci le borse cinesi. Avanzano Shanghai (+0,4%) e Hong Kong (+0,3%), di nuovo ai massimi anche grazie alla promozione di JP Morgan dei casinò di Macau. L’economia di Taiwan viaggia ai massimi da 5 anni.
Gli indici Pmi elaborati da Caixin (più concentrati sui dati delle piccole imprese rispetto a quelli ufficiali) hanno confermato stamane la buona congiuntura dell’economia cinese: sale l’export, gli ordinativi all’industria sono ai massimi dal marzo 2010. Il cambio del renmimbi sul dollaro è ai massimi da 14 mesi.
Sale anche Tokyo +0,2%, anche se si è fermato il recupero del dollaro sullo yen e sull’euro, tornato stamane sopra 1,19.
SALE LA FEBBRE PER IL NUOVO I PHONE 8
La catastrofe meteo del Texas si aggrava, ma con cinismo si può dire che Harvey non procura solo guai: il bilancio dei danni è tale da allontanare il rischio del default del bilancio federale. Washington dovrà allargare i cordoni della borsa (a vantaggio di molti amici di Donald Trump).
Avanzano così i mercati Usa: Dow Jones +0,25%, S&P 00 +0,57%, al quinto rialzo consecutivo. Meglio di tutti il Nasdaq: +0,95%.
Il rally dei titoli tech è trainato da Apple: +0,40% a 164 dollari. Sono stati spediti gli inviti per la presentazione, il prossimo 12 settembre, del nuovo, attesissimo iPhone 8 al nuovo Steve Jobs Theater di Cupertino. “Incontriamoci da noi”, si legge sull’invito.
Al rialzo hanno contribuito le dichiarazioni del segretario al Tesoro Steven Mnuchin: la riforma fiscale è già definita nei dettagli, ha detto, e Trump l’annuncerà entro l’anno. Otre al taglio delle aliquote sugli utili (il presidente mira al taglio dal 35 al 15%), saranno previste misure a favore del rimpatrio dei capitali.
BENZINA USA ALE STELLE. SAIPEM SUPERSTAR A PIAZZA AFFARI
L’uragano Harvey ha messo fuori uso un terzo della capacità delle raffinerie Usa (4,4 milioni di barili al giorno). Il prezzo della benzina è schizzato a 2,14 dollari al gallone (+13,3%). Sono in viaggio dall’Europa 45 tanker per rifornite il mercato Usa. I futures sul reggio Wti trattano a 47,01 dollari (-0,5%).
Performance record a Piazza Affari per Saipem (+5,77%), miglior titolo di giornata dopo aver annunciato commesse per 370 milioni di dollari. La società è inoltre in trattativa con Eiffage per la cessione di alcune attività della divisione E&C offshore, specializzate in infrastrutture portuali.
Eni +0,23% come Tenaris. Non ci sono stati danni importanti ai siti industriali del Texas meridionale della società del gruppo Rocca dopo il passaggio dell’uragano Harvey; tutti gli impianti a Houston stanno riprendendo le operazioni. Lo dice la società, aggiungendo che le attività della clientela a Eagleford sono state interessate dall’uragano, ma questo avrà impatto limitato sulle vendite del gruppo nel terzo trimestre in Nord America.
Chiusura positiva ieri per i listini europei, anche per effetto delle buone indicazioni macro in arrivo dagli Usa e dalla Cina. A Milano l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,77%, a quota 21.670. Segno più anche per gli altri listini: Francoforte +0,5%. Rialzi simili anche per Madrid e Londra. Parigi avanza dello 0,7%.
TONFO DI CARREFOUR (-13%), RYANAIR SI FA AVANTI PER ALITALIA
La Borsa francese ha assorbito lo shock del tracollo di Carrefour, -13,13% dopo i conti: in forte calo il risultato netto (-34% a 1254 milioni di euro), deludente il fatturato (+6,2%, a 38,5 miliardi, ma solo dopo l’apertura di 352 nuovi punti vendita). L’ad Alexandre Bompard prevede che il secondo semestre sarà “duro come il primo”. Delusi gli analisti, in caduta anche i titoli dei rivali: Casino -5,63%, Metro -1,82% e Tesco -1,62%.
Ryanair avanza dell’1,15%. Il ceo Michael O’Leary ha annunciato un’offerta per 90 Airbus di Alitalia, condizionata anche a esuberi e modifiche contratti lavoro. Il manager ha aggiunto che l’offerta sarà per aerei sia a corto e sia per il lungo raggio.
BUONE NUOVE SU OCCUPAZIONE E INFLAZIONE
I numeri diffusi da Istat sui prezzi al consumo di agosto e sul mercato del lavoro di luglio rafforzano l’idea di una ripresa che sta assumendo contorni un po’ più strutturali. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in particolare, se è vero che il tasso di disoccupazione si è attestato a 11,3%, in salita di quasi due decimi di punto rispetto a giugno, va anche sottolineato come tale aumento non sia legato a un calo degli occupati, aumentati di 59mila unità, ma ad una drastica riduzione degli inattivi, diminuiti di 115mila unità su mese.
Per quanto riguarda i prezzi al consumo, l’indice nazionale ha evidenziato un’accelerazione all’1,2% su anno dall’1,1% del mese precedente, mentre le attese erano per una stabilità. Oltre le attese, pari a 1,3%, anche l’inflazione armonizzata ai parametri europei, salita all’1,4% su anno dall’1,2% di luglio. Nell’area euro la crescita dei prezzi si è attestata all’1,5% a livello annuale, oltre le attese del consenso (+1,4%).
REUTERS: L’EURO FORTE SPAVENTA LA BCE
I Btp hanno chiuso in rialzo una seduta dai volumi sottili, ravvivata a metà giornata dal lancio di Reuters secondo cui l’apprezzamento dell’euro preoccupa sempre più banchieri di Francoforte con conseguenti, possibili impatti su Qe. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si è attestato a 168 punti base, minimo della seduta, dai 172 del finale di seduta di mercoledì. Il tasso del decennale scende a 2,04% da 2,08% dell’ultima chiusura.
In forte rialzo (un punto pieno) nel finale il trentennale italiano e quello spagnolo. Giovedì prossimo la Bce diffonderà anche le nuove stime trimestrali su inflazione e crescita elaborate dallo staff.
GOLDMAN FA VOLARE DI NUOVO FIAT CHRYSLER
Al centro dell’attenzione di nuovo Fiat Chrysler (+2,18%), dopo che Goldman Sachs ha alzato il target price a 25,9 euro, confermando il giudizio Buy. Il broker si aspetta che la società generi 7,5 miliardi di euro di free cash flow nei prossimi 18 mesi, pari al 39% dell’attuale capitalizzazione di mercato. Una potenziale ulteriore creazione di valore, suggerisce Gs, deriverà dalla spin-off di Magneti Marelli, Comau e col tempo di Maserati e Alfa Romeo.
Sul titolo è intervenuta anche Equita, che ha alzato il prezzo obiettivo a 14,1 euro da 11,6 euro, confermando la raccomandazione Hold. Con un guadagno del 25% circa, il titolo del Lingotto è la miglior blue chip nel mese di agosto. Da inizio anno il rialzo è del 44%.
EXOR PRENDE IL VOLO, JUVENTUS FA DI PIÙ
Corre anche la controllante Exor (+4,3%): Kepler Cheuvreux ha deciso di alzare il prezzo obiettivo a 51,40 euro da 50. In terreno positivo anche Cnh Industrial (+1,87%). L’Oscar spetta però alla Juventus: +7,84% nel giorno di chiusura del calcio mercato. Si ferma contromano solo Ferrari (-0,21%).
IL NUOVO AD TELECOM ENTRO POCHE SETTIMANE
Telecom Italia + 1,7%. Il presidente Arnaud de Puyfontaine ha rivelato che il nuovo ad verrà scelto “nelle prossime settimane”. Vivendi, azionista di maggioranza relativa, ha confermato “che ritiene di non esercitare alcun controllo di fatto su Telecom Italia, in quanto la sua partecipazione nel capitale della società non è sufficiente da permettergli di avere in modo stabile un’influenza dominante in occasione delle assemblea generali degli azionisti”. Così il gruppo francese nella nota sui conti semestrali.
“Tutti i dati empirici rivelano senza equivoci che Vivendi non è in posizione di controllo nelle assemblee”, aggiunge il gruppo francese. Nel primo semestre, Vivendi ha segnato un utile netto di competenza di 176 milioni di euro, in calo dell’80,7% rispetto ai 911 milioni dello stesso periodo del 2016.
Comprati i bancari come nel resto d’Europa. Unicredit sale dello 0,5%, Intesa +0,7%. Positiva Mediobanca +1,3%. Carige presenterà il nuovo piano industriale il 14 settembre. La bnca annuncia di aver ricevuto manifestazioni di interesse da più di 30 operatori per la cessione del portafoglio di npl.
AUTOGRILL CRESCE IN USA, FINCANTIERI-STX ACCORDO IN VISTA
La debolezza di Pernod Ricard dopo un utile inferiore alle attese ha contagiato Campari -0,82% tra le poche blue chip negative.
Autogrill corre in rialzo dell’1,8% dopo avere annunciato il prolungamento per altri 25 anni del contratto per la gestione delle attività di ristorazione in 16 aree di servizio negli Stati Uniti, lungo la New Jersey Turnpike e la Garden State Parkway e un migliore target price assegnato da Citigroup.
Leonardo invariata. Natixis ha ribadito la raccomandazione Buy, limando il target price a 15,70 euro da 16,0 euro.
Scatto di Fincantieri (+3,56%). L’11 settembre si terrà un vertice fra i ministri italiani, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda con il collega francese, Bruno le Maire, per cercare di definire i dettagli di un accordo sul deal Stx-Fincantieri.
Prosegue il buon momento di Cucinelli (+1,49%) iniziato con la trimestrale e le buone indicazioni su 2017 e 2018. Goldman Sachs ha avviato la copertura sul titolo con “buy” e target a 27,2 euro. Nel lusso in evidenza anche Moncler (+1,6%) e Ferragamo (+0,9%).
Beni Stabili guadagna il 6% circa sulla scia dell’upgrade della controllante francese nel settore immobiliare Fonciere des Regions.