X

Piazza Affari maglia nera per il calo di Telecom e delle banche

Imagoeconomica

Il passaggio in rosso dei mercati americani innervosisce, nel finale, anche i listini europei. La chiusura è debole: Francoforte, -0,16%; Madrid -0,13%; Parigi -0,02%; Londra -0,13%; Zurigo -0,02%.

Milano è la peggiore, -0,44%, 20.608 punti, appesantita da Telecom -1,67%, Saipem -1,27 e titoli bancari. In controtendenza rispetto al listino Atlantia,+2,48%, riprende fiato dopo le massicce perdite. Rimbalza Pirelli +1,52%, mentre la moda vola con Ferragamo +4,14% e Moncler +0,89%. Positiva Tenaris +1,06%.

Wall Street, dopo un avvio incerto, volge attualmente al ribasso, innervosita dall’entrata in vigore di nuovi dazi fra Usa e Cina, dai problemi del presidente Donald Trump, dall’incertezza sulle scelte della Fed, benché i verbali pubblicati ieri suggeriscano un nuovo rialzo dei tassi a settembre.

La guerra commerciale, pur in presenza di un dialogo fra le due superpotenze, frena gli investitori alla vigilia del primo intervento a Jackson Hole di Jerome Powell, presidente della banca centrale americana. Sulla questione dazi sia la Bce sia la Fed sembrano concordare che rappresentino un rischio per la crescita economica globale. Per il presidente Trump invece il vero rischio è la sua eventuale messa in stato di accusa “Se fossi sottoposto a impeachment – dice – penso che i mercati crollerebbero. Penso che tutti diventerebbero più poveri”.

Il dollaro si rafforza contro le altre valute e il cambio con l’euro torna in area 1,157.

Fra le materie prime il petrolio si prende una pausa, dopo la corsa di ieri. Brent -0,24%, 74,6 dollari al barile. In ribasso l’oro, a 1189,35 dollari l’oncia (-0,5%).

Sul secondario perdono ulteriormente terreno i titoli di Stato, italiani: il rendimento del decennale torna in area 3,1% lo spread con l’omologo tedesco sale a 275.80 punti base, +2,49%. L’aumento del costo del debito preoccupa Ignazio Angeloni, membro del board della Vigilanza della Bce, che in un’intervista pubblicata oggi sul sito dell’istituto centrale mette in guardia dai riflessi negativi che il differenziale ha sulle banche del Paese, sulla loro capacità di erogare il credito e di conseguenza sulla ripresa dell’economia italiana “già fragile per altre ragioni”.

In Piazza Affari le peggiori oggi sono Ubi -1,32% e Mediobanca -1,17%. Realizzi su Banca Generali -1,79%. Intesa, -0,48%, limita i danni nel giorno in cui torna sul mercato primario con un bond unsecured, prima banca a farlo dopo la nascita del nuovo governo. L’istituto di credito oggi ha raccolto 1 miliardo di euro con obbligazione agosto 2023, che ha registrato ordini per oltre 1,75 miliardi ed offrirà un rendimento di 188 pb sul tasso del midswap. Il rendimento del nuovo titolo quinquennale dovrebbe attestarsi in area 2,15%-2,16%, contro 2,34% offerto oggi sul mercato dal Btp marzo 2023. Anche il Tesoro italiano dovrebbe lanciare la prossima settimana un nuovo benchmark quinquennale.

Fuori dal listino principale la Juventus va in rete, +7,28%, con volumi superiori a più del doppio della media degli ultimi 30 giorni. In base alle ultime stime la nuova Champions League garantirebbe 58 milioni di euro al club bianconero, anche se non dovesse vincere nemmeno una partita, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati