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Piazza Affari, maglia nera d’Europa. Giù Enel e Saipem

FIRSTonline

PIAZZA AFFARI TORNA NEL MIRINO: ENEL -3,8%
PIOGGIA DI PRENOTAZIONI SULL’IPO MONCLER

Giornata in rosso per tutte le Borse.

Londra arretra dello 0,8%, Francoforte è piatta, Parigi perde lo 0,2%. Madrid – 0,91%.

Ma la peggiore è Milano. L’indice Ftse Mib è tornato oggi di nuovo sotto i 19.000 punti cedendo l’1,52% a 18.732 punti, sull’omda di alcuni forti orfdini di vendita in arrivo dall’estero.

Seduta poco mossa per la Borsa Usa che si prende una pausa dopo otto settimane consecutive di rialzi, nonostante emerga dai dati macro un rafforzamento della crescita dell’attività manifatturiera e un aumento delle spese per costruzioni.

Il Dow Jones cede lo 0,16%, invariato l’S&P 500, il Nasdaq -0,16%.

Lo spread chiude a 232 punti base.

Il fulmine in arrivo da Madrid ha folgorato Enel in ribasso del 3,76%, dopo la notizia che il governo spagnolo ha presentato un emendamento che mette a rischio il rimborso per il mancato aumento delle tariffe (tariff deficit). Endesa, il primo produttore di energia elettrica della Spagna, controllata da Enel, vanta un credito di 2,2 miliardi verso il governo di Madrid.

Soffre anche Enel Green Power -3,2% nonostante l’erogazione di un finanziamento da 200 mln di euro da parte della Bei a parziale copertura degli investimenti per alcuni parchi eolici in Romania.

Deboli anche le altre utility: Snam -0,9%, Terna-1,8%, A2A-2,02%.

Eni segna un calo dello 0,9%, Saipem -2,9%.

Telecom Italia perde il 2,5%, la società ha smentito l’esistenza di trattative in corso per la cessione delle attività brasiliane.

La nota positiva arriva dal mondo del lusso.

Salvatore Ferragamo ha segnato un nuovo massimo storico a 29,85 euro e ha terminato gli scambi a quota 29,54 euro in rialzo dello 0,99%.

Tod’s chiude a +0,08%, Cucinelli +2%.

Ad accendere l’attenzione per il settore ha contribuito l’Ipo di Moncler che ha registrato prenotazioni da record, 12 volte l’offerta. La matricola debutterà a Piazza Affari il 16 dicembre e potrebbe farlo posizionandosi nella parte alta della forchetta di prezzo tra 8,75 e 10,20 euro per una valutazione del gruppo fino a 2,55 mld. Ai futuri azionisti il management promette un payout in linea con il settore e l’apertura di 20 negozi l’anno. Il presidente Ruffini non venderà azioni, nemmeno dopo la scadenza del lock-up.

In calo le banche: Unicredit -1,03%, Intesa -0,79%, MontePaschi -1,07%, nonostante la cessione di una quota del 59,3% di Sia, al Fondo Strategico Italiano, F2i Sgr e Orizzonte Sgr sulla base di una valutazione del 100% del capitale di Sia pari a 765 milioni.

Mediobanca -1,1%. Ubi Banca -1,32%, Banco Popolare-1,8%.

Deboli anche le assicurazioni: Generali -0,8%, Fondiaria-Sai-0,4%.

Fra i titoli industriali Fiat-2,31%, StM +0,09%, Finmeccanica-2,61%.

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