BANCHE E FIAT IN DISCESA. MA RCS VOLA
NUOVO TONFO DEL PETROLIO. RISALE L’ORO
L’asta spagnola conferma la buona intonazione dei titoli di Stato periferici. La fiducia delle imprese tedesche, dopo cinque mesi al ribasso, rialza la testa.
Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni tiene bene: lo spread passa dai 350 punti si stamattina a quota 344.
L’euro è in calo a 1,306 contro il dollaro, da 1,311 della chiusura di ieri.
Eppure il risultato è una brusca discesa di Piazza Affari -2,39% , indice FtseMib in ribasso a quota 16.076 punti e delle altre Borse europee: Londra scende dello 0,43%, Parigi -1,15%, Francoforte -0,76%. Madrid -1,21%.
Anche Wall Street è debole: i tre principali indici americani oscillano tra variaoni, nei due sensi, attorno allo 0,1%.
Sul fronte macroeconomico, la bilancia commerciale americana del secondo trimestre si è ridotta a -117,4 miliardi di dollari da -137 miliardi e contro attese a -125 miliardi.
Seconda giornata di calo per il petrolio dopo il tracollo di ieri (-2,4%), il Wti tratta a 96,5 dollari al barile (-0,2%). L’oro, al contrario, si riporta poco sopra i 1.770 dollari.
Tornando a Piazza Affari pesano i realizzi sulle banche, dopo il rally della scorsa settimana. Le vendite sono consistenti sulle banche: Unicredit perde il 4,52% e Intesa il 5,88%. Pop. Milano scende del 3,12% dopo che Hsbc ha abbassato il giudizio a “underweight” da “neutral”.
Pesano le polemiche sulla Fiat, nell’occhio del ciclone. Il titolo scende del 4,27%. Intervistato da Repubblica, l’amministratore delegato Sergio Marchionne dice che il gruppo non intende lasciare l’Italia.
Fiat Industrial arretra del 3,08%, Pirelli -0,7%.
In forte calo Mediaset -2,74% che nel pomeriggio ha deciso di rinunciare a presentare un’offerta per Telecom Italia Media che ha galoppato tra una sospensione con un guadagno teorico del 11% un prezzo di 0,21 euro.
Sospesa anche Rcs +23%.
Fra i titoli industriali in terreno positivo anche oggi Ansaldo +0,0 8%, dopo il +3% di ieri. Il titolo si è portato su livelli che non vedeva da metà aprile.
Finmeccanica scende del 1,66%, StM perde il 3,81%.
Saras avanza del 5,9% dopo l’annuncio che sta negoziando un accordo con la russa Rosneft.
Spicca il rialzo di Ferragamo +1,16%, che Goldman Sachs ha inserito nella sua “conviction buy list”, L’elenco dei titoli da comprare senza esitazioni.