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Piazza Affari in calo con le banche

L’accordo sulla bad bank non è riuscito a ridare fiducia agli operatori – Sale il petrolio e le Borse riducono le perdite – Europa chiude positiva – Tonfo per Banco Popolare, pesante anche Bper e Ubi Banca – Saipem in caduta libera – Fca recupera terreno dopo i conti.

Piazza Affari in calo con le banche

Borse europee deboli in attesa della Fed di questa sera. I listini sono poi condizionato dall’apertura in calo di Wall Street mentre il petrolio Wti sale del nonostante il dato sulle scorte di petrolio che sono risultate in aumento di 8,3 milioni di barili. L’Asia chiude contrastata con Shanghai che cede lo 0,52% e Hong Kong che sale dell’1%. Sul finale di seduta le piazze europee consolidano però il segno positivo con Londra che sale dell’1,33%, Francoforte dello 0,59% e Parigi dello 0,54%.

Il Ftse Mib chiude invece in rosso dello 0,4% sulla scia del calo di Saipem -11,36% ma anche delle banche. In attesa di conoscere i dettagli sull’accordo, la soluzione trovata con Bruxelles sui crediti deteriorati sembra non convincere del tutto i mercati. Se gli acquisti premiano Mps +1,14%, il resto del comparto procede in rosso con in fondo al Ftse Mib Banco Popolare -7,8%, Bper -4,07%, tra i peggiori del paniere principale. Vendite anche su e Ubi Banca -3,23%, Unicredit -3,04% e Intesa -0,97%, Bpm -1,52%. Banca Carige -3,67%.

Lo spread Btp-bund chiude a 105 punti base con rendimento all’1,5%. Oggi il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 6,5 miliardi al tasso negativo dello 0,08% (-0,038% nell’asta precedente). A gennaio in Italia la fiducia dei consumatori è salita a 118,9, da 117,7 del mese precedente, nuovo massimo storico. Lo ha comunicato l’Istat, precisando che tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori migliorano. Cala invece l’indice della fiducia delle imprese a 101,5 da 105,6.

In Germania invece la fiducia dei consumatori rimane invariata per febbraio. L’indice misurato da Gfk mostra un valore a 9,4 punti invariato dall’indice di gennaio, meglio però del consensus che stimava una frazionale flessione a 9,3 punti. Sul fronte macroeconomico in Germania il Governo ha abbassato le stime di crescita del Pil 2016 all’1,7% dall’1,8% “L’economia della Germania è in buona salute. Il governo si attende per il 2016 una crescita dell’1,7%”, ha commentato Berlino in un comunicato.

Negli Usa fanno meglio delle attese le vendite di case nuove (+10,8%) del mese di dicembre. A Wall Street il Dow Jones strappa un rialzo dello 0,3% mentre l’S&P500 scivola dello 0,38%. Il Nasdaq perde lo 0,17%. Oltreoceano le vendite colpiscono soprattutto Apple sulle previsioni di fatturato in calo e Boeing dopo un profit warning sui risultati del 2016.

A Piazza Affari le vendite colpiscono anche Yoox -4,63% e Finmeccanica -3,81% tra i peggiori del Ftse Mib. Chiusura in rosso anche per Fca -0,86% nel giorno della presentazione dei conti e nonostante il rialzo dei target 2018 e per Generali -1,34% dopo l’annuncio dell’uscita dell’ad Mario Greco. Tra le blue chip gli acquisti premiano Stm +4,41%, i diritti Saipem +2,88%, Anima +2,24%, A2A +1,66% e Tenaris +1,61%.

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