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Piazza Affari giù con le banche, l’euro si impenna aspettando Draghi

Listini europei tutti in rosso in attesa della riunione Bce di giovedì – L’euro sale sopra quota 1,15 sul dollaro – Giù le banche, Saipem e Yoox accumulano perdite superiori al 2% – Atlantia e Telecom in controtendenza – Scintille per il gruppo Monti-Riffeser: con Poligrafici +34,82% e Monrif +28,34%.

Euro ai massimi da oltre un anno contro il dollaro e listini in rosso: si chiude così la seduta delle borse europee, appesantite nel pomeriggio dall’apertura stonata di Wall Street (ma ora il Nasdaq è in crescita). Piazza Affari si ferma in calo dello 0,59%, a 21.358 punti, indebolita da alcune banche, Bper -3,25%. 

La maglia nera spetta a Francoforte, -1,25%; mentre la fiducia degli investitori tedeschi a luglio scende più del previsto. Le perdite sono superiori al punto percentuale a Parigi -1,09% e a Madrid -1,19%. Londra contiene i danni, -0,19%.

I listini di New York e il dollaro, risultano in parte penalizzati ancora dalla sconfitta di ieri, sull’Obamacare, di Donald Trump, uno stop che getta un’ombra sul programma di riforme del presidente e sull’atteso taglio delle tasse. In parte pesano le trimestrali a due facce di Goldman Sachs e BoF, che superano le previsioni sui conti, ma mostrano un rallentamento nelle attività di trading, come già JP Morgan. Fra i titoli peggiori c’è Harley Davidson (-9%), che ha abbassato le previsioni sull’intero anno. I vertici non escludono eventuali acquisizioni volte ad allargare la platea dei clienti, formata oggi soprattutto da “baby boomer” sulla via del tramonto; resta in pista dunque anche l’ipotesi Ducati. Al momento Dow Jones e S&P sono in calo, mentre il Nasdaq accarezza nuovi record, con Netflix inarrestabile dopo la brillante trimestrale di ieri. 

Il cambio euro dollaro è a 1,157 +0,83%. L’oro beneficia della debolezza della moneta americana, +0,68%, 1242.825 dollari l’oncia. Brent +0,64%, 48,75 dollari al barile, con la notizia che la Libia parteciperà al vertice dei paesi Opec e non Opec a San Pietroburgo.

In attesa delle parole che Mario Draghi pronuncerà dopodomani, al termine del meeting della Bce, prosegue anche l’intonazione positiva della carta italiana sul secondario. Il rendimento del decennale scende al 2,2% e lo spread col Bund si restringe dell‘1,68%, a 163.90 punti. 

In Piazza Affari una pioggia di vendite si abbatte su Bper, male Mediobanca -2,05% e Unicredit -1,77%. Dopo il rally di ieri, pagano pegno Prysmian -2,11% e Ynap -2,29%. Quest’ultima risente della debolezza del settore a livello europeo, con la tedesca Zalando messa al tappeto dai conti semestrali.

In forte calo Saipem -2,38%, penalizzata della decisione di Credit Suisse di tagliare il rating da neutral a underperform.

La debolezza del dollaro pesa su Fca -1,25%, Buzzi -1,34% e Leonardo -1,41%.

Gli acquisti premiano invece Atlantia +1,48%. Prosegue il recupero di Telecom +1,17%. Crescita frazionale Enel +0,77%; Azimut +0,55%; Banca Generali +0,54%. 

Fuori dal paniere principale il gruppo Monti-Riffeser fa scintille: con Poligrafici +34,82% e Monrif +28,34%.

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