L’EFFETTO OBAMA E’ GIA’ FINITO. MILANO +0,3%
ANCORA A QUOTA 317 LO SPREAD TRA BTP E BUND
Dopo l’avvio in forte rialzo, sull’onda dell’accordo americano sul tettoal debito, Piazza Affari ha sensibilmente ridotto la velocità di marcia: +0,24% a quota 18.484 dopo aver toccato un massimo di 18795 punti. Salvo poi ripartire a +0,60 dopo le 12 ( a quota 18.570) e ridimensionarsi in seguito al +0,3. A far perdere sprint ai listini è anche l’inaspettato calo dell’indice dei direttori degli acquisti della zona euro, in luglio l’indice Pmi delle società manifatturiere è sceso a 50,4 da 52 di giugno, minimo da settembre 2009: gli economisti si aspettavano 50,4. Il premio chiesto dagli investitori per detenere titoli italiani o spagnoli a 10 anni piuttosto che tedeschi è diminuito dopo l’accordo raggiunto nella notte negli Stati Uniti sull’innalzamento del tetto del debito, ma resta ben al di sopra dei 300 pb. Il rendimento del titolo di stato italiano a 10 anni perde otto punti base a 5,76% ed il rendimento del bund tedesco sale di 5 punti base a 2,59%. Il differenziale si restringe a 317 punti base, circa 15 in meno rispetto al pomeriggio di venerdì.
TRA I BANCARI BRILLA UNICREDIT, INTESA SEGNA IL PASSO
IL MIGLIOR TITOLO E’ AUTOGRILL, RECUPERA FINMECCANICA
Dopo una partenza lanciata, Intesa è scivolata in terreno negativo -0,37%, per poi risalire a +0,8%. Resta in terreno negativo Ubi (-0,20%); entrambe le banche hanno subito una retrocessione del target da parte di Citigroup, mentre si mantiene vivace la domanda su Unicredit +1.92%, interessata da ricoperture alla vigilia del cda sui conti di mercoledì 3. Positive B.P.Milano (+1,66%), B.Mps (+0,76%) e Mediobanca (+0,62%). Denaro su Autogrill, miglior titolo del paniere con un rialzo del 2,56% a 9,415 euro, in scia all’upgrade di Exane Bnp Paribas che ha alzato il target price da 9,3 a 9,7 euro. Prese di profitto, al contrario, per Lottomatica, peggior azione del Ftse Mib, che cede l’1,95% a 13,55 euro. Finmeccanica rimbalza (+ 1,68) dopo le pesanti perdite della scorsa settimana a seguito dei delundenti risultati semestrali. In un’intervista a un quotidiano l’ad Giuseppe Orsi ha detto che la società tornerà in utile nel 2011 e che non è previsto un aumento di capitale. Sugli scudi anche Fiat Industrial (+1,85%) sulla scia dell’aumento del prezzo obiettivo a 13 euro da 12 da parte di Citigroup che ha anche alzato il target per Fiat (+0,72%) a 12 euro. La palma del titolo migliore spetta ad Autogrill + 2,72% sull’onda dei risultati del secondo trimestre.
IL CANTIERE MILANO GENOVA FA BENE AD IMPREGILO
INCHIODA BREMBO 8-5,07%) DOPO I CONTI (BUONI)
Bene Impregilo, in cui i fondi Blackrock hanno aumentato la partecipazione al 4,938%. A spingere il titolo +1,01% è la firma dell’accordo tra il Cociv (guidato al 50% da Impregilo) e Rfi (gestore della rete ferroviaria) per l’apertura dei cantieri della Tav Milano Genova. Il contratto ha un valore di circa 5 miliardi e una durata di sei anni. “La notizia è molto positiva nonché lungamente attesa”, sostiene Equita. “Il contratto è, infatti, interessante sia dal punto di vista dei margini (lavori complessi tenuto conto che la tratta è quasi completamente in galleria) che finanziario, dato che prevede un anticipo contrattuale pari al 10% circa dei lavori”, continua la sim milanese confermando la raccomandazione d’acquisto (“buy”) sul titolo con target price a 3,95 euro. “Nei nostri calcoli il net present value del contratto a circa 170 milioni, pari quindi a circa 0,45 euro per azione”, conclude il broker. Per Equita, invece, Edison (+0,83%) merita attenzione “alla vigilia del vertice tra Henry Proglio, ad di Edf, e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti”. Danieli & C. svetta nel Ftse Italia Mid Cap con un rialzo del 2,84% a 19,18 euro, seguito da Italmobiliare (2,78%) e Safilo G. (1,86%). Male invece Brembo (-5,07%) penalizzata dall’outlook 2011 fornito dalla societa’, giudicato troppo prudente dal mercato.
BOTTA A SORPRESA PER I SOCI DI MAIRE
SEMESTRE IN ROSSO, PESA IL SUDAMERICA
Ma il caso negativo riguarda Maire Tecnimont, sospesa per eccesso di ribasso a Piazza Affari dopo una perdita iniziale del 18%. Le azioni sono tornate sul tabellone con un calo del’8,06% a 1,049 euro, zavorrate dai risultati del primo semestre, annunciati venerdì sera. Poi, nel corso della seduta una corrente di acquisti ha permesso di risalire a -0,8%. La società , nel periodo in questione, ha registrato un Ebitda negativo per 159,6 milioni di euro, in flessione rispetto al 30 giugno 2010 quando era positivo per 57,3 milioni. Una batosta piovuta a sorpresa dal Sud America. “Tale variazione è riconducibile principalmente all’impatto di natura non ricorrente del margine negativo delle commesse sudamericane”, si legge infatti nella nota della società. Resta il fatto che gli accantonamenti straordinari, secondo gli analisti di Mediobanca e di Banca Imi sono superiori alle previsioni, la liquidità in cassa (103 milioni) si è dimezzata e dall’utile di 31 milioni del primo semestre 2010 si è passati ad una perdita netta di 152 milioni a metà 2011.