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Piazza Affari è tra le poche Borse d’Europa a chiudere in positivo, boom di BTp 15

L’enorme quantità di liquidità inutilizzata presente sul mercato, combinata con il venir meno dei timori di disgregazione dell’euro, dovrebbe dare luogo nel corso del 2013 ad un ampio movimento di riallocazione degli investimenti a favore degli asset più rischiosi, come quelli italiani. Parola del chief economist di Unicredit, Erik Nielsen, che non sopravvaluta di sicuro l’effetto elettorale. “Quando incontro gli investitori non sento molte domande sulle elezioni in Italia – commenta – la liquidità è uno tsunami che arriva, e quando il mercato torna gli investitori non possono rimanere ai margini”.

Da Unicredit (+0,61%) dunque arriva una previsione in rosa per il mercato. Piazza Affari ringrazia premiando la Banca di piazza Cordusio. Fa ancor meglio Intesa (+1,56%), promossa outperform dal Crédit Suisse. E così il listino italiano si consolida la sua performance, la migliore d’Europa nel 2013. L’indice Ftse/Mib chiude a +0,44%, a quota 17.467 punti. 

Al contrario, Francoforte perde lo 0,69% (pesa il -4% del gigante del software SAP), Parigi -0,3%, Madrid -1,2% . Solo Londra sale dello 0,15%.

Calma piatta sui bond, con lo spread a 270 punti base e il rendimento del Btp 10 anni al 4,16%. Il Bund future tedesco risale sopra quota 143 punti. In terreno negativo anche gli indici di Wall Street: Dow Jones -0,11%, S&P -0,27 e Nasdaq -0,45%. Pesa sul mercato la frana di Apple, -2%, sotto quota 500 dollari. 

L’euro consolida i guadagni contro il dollaro, a 1,334, mentre segna i nuovi massimi dal dicembre 2011 contro il franco svizzero, a quota 1,239. Nel corso della giornata ha segnato un top a 1,2413. L’oro guadagna lo 0,7% a 1.680 dollari. Il Brent cede mezzo punto a 111,4 dollari.

Tornando a Piazza Affari, spicca il rialzo di Snam Rete Gas, +2,71%, che reagisce positivamente alla notizia che Eni (+0,78%) collocherà un bond convertibile in azioni ordinarie della controllata di Cdp.

Fra i ribassi più consistenti c’è Tenaris, che perde lo 0,78% anche in seguito alla decisione di Mediobanca di abbassare la raccomandazione a underperform da neutral.

Forte recupero delle altre banche: MontePaschi è passata a guadagnare il 2,32%. Inversione di rotta anche per Ubi, +2,55%, gratificata dall’acquisto del 5% da parte di Blackrock ha acquistato il 5% del capitale. Prosegue invece la discesa di Generali, in ribasso  dello 0,85%, che trascina giù anche Mediobanca,  -0,8%. 

In retromarcia Fiat, che cede l’1,32% dopo il balzo di ieri (+6%). Dal Salone dell’auto di Detroit, Sergio Marchionne ha confermato l’obiettivo di fondersi con Chrysler anche in caso di quotazione della quota in mano a Veba.

Forte recupero di Finmeccanica, +0,79%, bene anche StM, +0,59%. Sul titolo del primo produttore di chip in Europa sono arrivate le notizie sugli insuccessi dell’iPhone5, ma qualche giorno prima erano arrivate ottime indicazioni dal Lumia, cellulare di punta di Nokia.

Telecom Italia arretra del 2% sull’opposizione di Francia e Germania a una rete unica delle tlc. Mediaset -3%.

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