Non è una stagione facile per le Borse emergenti, sotto la minaccia del rialzo dei tassi Usa, ma la classifica di maggio premia listini “esotici”. In testa al ranking mondiale c’è il Venezuela (+92,3%) negli ultimi 30 giorni. Un andamento bizzarro che si spiega con il trend della valuta, in balia di un’economia disastrosa: venerdì per un dollaro al mercato nero erano necessari 400 bolivar, ovvero 67 volte il cambio ufficiale. Seguono la Borsa giamaicana (+5,44%) e quella del Botswana (+3,5%).
Accantonate le curiosità, spicca nel mese appena passato il balzo del Nasdaq che registra un +7,78%, salgono anche l’indice S&P 500 +3,06% e il Dow Jones +1,54%.
Mese ruggente anche per Shanghai: +3,9%. Da inizio anno, in terreno negativo (in euro), c’è solo la Borsa brasiliana.
Brillante la posizione di Piazza Affari, nonostante il calo, contenuto, l’1,3%, dell’ultima settimana. L’indice FtseMib ha chiuso maggio con un progresso mensile dell’1,9% che porta il guadagno da inizio 2015 a +23%, uno dei risultati migliori al mondo, superato solo da Shanghai (+37%). Se poi si guarda all’indice milanese delle società di media capitalizzazione (FtseMidCap), il rialzo dal primo gennaio è del 32%. ??Se anche le performance delle altre Borse vengono calcolate in euro, il rialzo di Piazza Affari viene superato anche dalla Borsa giapponese (Nikkei +25%) e della Borsa di Hong Kong (Hang Seng +28%), a causa della svalutazione della moneta unica dovuta al QE lanciato dalla Bce. ??
Da rilevare anche che:
a) Piazza Affari batte Francoforte (+18% dal 1° gennaio);
b) Milano ha accumulato un vantaggio di 15 punti percentuali nei confronti di Madrid.