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Piazza Affari è la maglia rosa delle Borse europee: volano Intesa, Mediobanca, Fca e Telecom

GRECIA E BANCHE DANNO LA SPINTA A PIAZZA AFFARI. NUOVI SOCI IN ARRIVO PER FIAT CHRYSLER E TELECOM 

Grecia più conti delle banche. E’ il mix vincente alla base dell’allungo di Piazza Affari, che ha chiuso ieri in rialzo dell’1,76 a 20.725.In terreno positivo anche Francoforte +0,85%, Parigi +0,96%, Madrid +1,3%. Colpo di reni nel finale di Atene +7,98% mentre solo Londra ha perso lo 0,12%. Dopo una giornata contrastata il differenziale fra i rendimenti dei decennale italiano e quello tedesco si è ristretto a 131 punti base per un tasso del decennale domestico all’1,68%. Il tasso dei buoni triennali ellenici, i più sensibili al rischio default, sono calati dal 20 al 18%. L’euro ha ridotto le perdite, tornando sopra quota 1,13 dollari. Ma, oltre alla crisi greca, la moneta unica deve fare i conti con l’Ucraina: domani ci sarà la riunione a Minsk tra Francia, Germania, Russia e Ucraina per trovare una soluzione al conflitto. 

In Piazza Affari l’attenzione è stata dominata dalle banche, grazie ai brillanti risultati di Mediobanca +4,47% ed Intesa +4,02%. Stasera il cda di Bpm +1,73% ha assegnato il primo dividendo dopo tre anni (cedola di 2,2 centesimi pari al 2,9% sulla quotazione). Domani sarà la volta di Unicredit +1,48% e del Banco Popolare +0,58%. L’appuntamento clou sarà quello con i conti di Mps +0,95%.

Altro titolo sotto i riflettori è stato Telecom Italia, schizzato su del 5,16% a quota 0,9985 dopo che dalle comunicazioni alla Sec è emerso che, tra titoli e derivati, il colosso dell’asset management BlackRock è salito al 6% del capitale. Albert Nagel, ad di Mediobanca, ha confermato l’intenzione di uscire dal capitale del gruppo tlc, entro giugno.Molto positiva anche Fiat Chrysler +3,40% a 12,15 euro dopo che la società scozzese Baillie Gifford & Co. che ha aumentato la partecipazione nel gruppo al 7,29%.
 In rosso il comparto i titoli energetici, sulla scia del Brent in calo a 58,14 dollari al barile e il Wti a 50,75 dollari  al barile: Tenaris ha perso il 3,01% a 13,20 euro, Saipem l’1,50% a 8,86 euro. Eni -0,19% a 15,42 euro.

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