Si torna a scommettere sul delisting di Parmalat che a Piazza Affari corre in rialzo del 3,6%. Nel frattempo a Parma la procura ha aperto un fascicolo sull’acquisizione dell’americana Lag per 960 milioni di dollari. Il problema è che Lag viene venduta dalla stessa Lactalis, dallo scorso anno nuovo dominus dell’azienda di Collecchio, il che si traduce di fatto di un trasferimento nelle casse francesi di gran parte della liquidità di Parmalat, stimata in 1,4 miliardi di euro.
Nel frattempo è ripartito il rally di Rcs, +8,61% dopo che Diego Della Valle ha detto di voler salire ancora nel capitale. Ne beneficiano anche L’Espresso che sale di oltre il 3% e Mondadori sale dello 0,84% dopo un avvio con sprint a +3,44%. Due giorni fa il titolo è stato promosso da Mediobanca a “outperform” sulla scommessa che dalla divisione libri arriveranno belle sorprese, che potrebbero compensare l’ulteriore deterioramento del mercato pubblicitario. Impregilo sale dell’1,11%. Pietro Salini è stato chiamato in audizione in Consob per riferire sull’accordo strategico Impregilo-Salini e sul presunto conflitto di interessi in Impregilo che il patron del gruppo di costruzioni romano controlla al 29%.
A Piazza Affari il Ftse Mib sale dell’1%, Francoforte +0,54%, Londra +0,4% e Parigi +0,8%. le Borse Europee guardano ai dati in arrivo nel pomeriggio dagli Usa sul mercato del lavoro dopo i buoni dati delle stime Adp. In attesa delle mosse spagnole, la cui incertezza alimenta il nervosismo dei mercati, e nonostante gli allarmi della Grecia (che senza lo sblocco degli aiuti sarà a secco da novembre), i mercati si muovono con cautela in territorio positivo sulla scia della chiusura di Wall Street dopo l’intervento di ieri di Draghi (lo scudo è pronto, ora tocca ai governi, le condizioni non devono esesre necessaruiamente punitive, è stato in sintesi il messaggio) e dei mercati asiatici, questi ultimi sostenuti anche dalla Banca centrale del Giappone che ha mantenuto i suoi stimoli per l’economia e dai risultati migliori delle attese di Samsung.
Lo spread Btp-bund è in calo a 358 punti dall’apertura a 367, con rendimento al 5,05%. lo spread Bono bund è anch’esso in calo a 429 punti rispetto all’apertura di 444. Fonti Ue, secondo quanto riporta Bloomberg – hanno oggi ribadito che non c’é certezza che il premier spagnolo Rajoy chieda aiuto: la Spagna sta tenendo fede alla raccomandazioni espresse dall’Unione europea all’Eurogruppo della prossima settimana verrà esaminata l’attuazione del piano di riforme. In grecia il premier Samaras, in un’intervista all’Handesblatt, ha parlato di una situazione simile a quella della Repubblica di Weimar mettendo in guardia sull’ascesa dei partiti nazionalisti. Ma ha detto che l’uscita dall’euro non è un’opzione: “sarebbe una catastrofe”. Fonti Ue riferiscono che futuri interventi in favore della Grecia, né per quanto riguarda l’esborso di una nuova tranche di aiuti né per l’eventuale concessione di più tempo ad Atene, non verranno discussi nel vertice europeo in programma per il 18-19 ottobre: all’interno della troika e tra la stessa troika e le autorità greche ci sono diverse valutazioni sull’impatto di alcune misure fiscali. Da Berlino intanto si torna a chiedere uno sforzo più intenso sulle riforme. L’euro ritraccia dello 0,06% ma rimane sopra quota 1,30 sul dollaro.
Dopo il rimbalzo di ieri, il petrolio oggi ritraccia a 91 dollari al barile. In rialzo i petroliferi con Eni e Saipem +1,17%.Oggi il Cane a sei zampe ha reso noto che Versalis, controllata chimica ttiva nella produzione di elastomeri,ha siglato un accordo con Honam Petrochemical Corporation, una delle maggiori società petrolchimiche della Corea del Sud, per lo sviluppo di un impianto produttivo di elastomeri nello stabilimento Honam a Yeosu (Corea del Sud) che pone le basi per la creazione di una joint venture il cui obiettivo è il rafforzamento della posizione di Versalis sul mercato globale, in particolare nella regione Asia-Pacifico.
Bene il comparto bancario: Unicredit +1,41%, Intesa +1,59%, Mps +1,08%. In luce anche Stm +1,81%, Telecom Italia +1,67%. oggi l’ad Patuano ha rilevato che lo scorporo della rete è un’operazione industriale, non finanziaria. Pirelli +1,66%. In fondo al Ftse Mib Mediaset -2,52%, lottomatica -0,84%, Autogrill – 0,73% e Luxottica -0,32%.