Dopo i dati sul lavoro Usa e in attesa delle minute della Fed di questa sera Wall Street si muove prudente mentre l’Europa chiude con il segno positivo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,68%, Londra lo 0,61%, Francoforte lo 023%, Parigi lo 0,18%.
Tonfo di Deutsche Bank che dovrà rinunciare al dividendo per evitare un nuovo aumento di capitale mentre la prospettiva di una iniezione di nuove risorse spaventa Credit Suisse che alla Borsa di Zurigo perde terreno dopo che il Financial Times ha parlato di un “considerevole aumento di capitale”.
Sui mercati non pesa più di tanto il dato sull’export tedesco in calo ndel 5,2% a 97,7 miliardi mentre il dato complessivo della bilancia dei pagamenti è risultato in linea alle attese di mercato con un surplus di 19,6 miliardi di euro. Tokyo ferma la serie di sedute positive con un calo dello 0,99% mentre Shanghai ha ripreso oggi gli scambi dopo una chiusura di cinque giorni con un rialzo del 2,9% circa.
MERCATI IN ATTESA DELLE MINUTE DELLA FED
A Wall Street gli indici sono contrastati. Il Dow Jones sale dello 0,17%, l’S&P500 cede lo 0,04%. In serata si apre la stagione delle trimestrali con i risultati di Alcoa. Sul fronte macroeconomico negli Usa le richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate la scorsa settimana di 13 mila unità, a 263 mila, più del previsto e il livello più basso da metà luglio. Il mercato scruta i dati macroeconomici per capire quali potranno essere le decisioni di Janet Yellen nella prossima riunione sui tassi di interesse di ottobre. Secondo un sondaggio del Wsj, la maggior parte degli economisti si attendono il primo rialzo per dicembre. Intanto questa sera sono attese per le 20 le minute I della Federal Reserve.
VERSO UN QE PIU’ POTENTE
Oggi sono state pubblicate anche le minute della Bce, relative alla riunione del 3 settembre, in cui l’esecutivo dell’Eurotower ha confermato, durante le discussioni, la “volontà e la capacità di agire, se necessario, usando tutti gli strumenti a sua disposizione, compresa la flessibilità del programma di acquisto di titoli nel senso di adeguarne il volume, la composizione e la durata”.
Il capo economista di S&P Jean-Michel Six nel corso del suo intervento in un convegno a Milano ha avanzato la previsione che “entro dicembre la Bce annuncerà l’estensione del quantitative easing fino all’inizio del 2018 e l’impegno complessivo in termini di acquisti di bond salirà a 2400 miliardi di euro”. Nel frattempo la Banca d’Inghilterra ha lasciato i tassi di riferimento invariati allo 0,50% livello che resiste ormai dal marzo del 2009.
Il petrolio Wti sale del 2,74% a 49,12 dollari al barile e il Brent è salito sopra i 50 dollari al barile a 52, 72 (+2,71%). Il cambio euro dollaro sale dello 0,36% a 1,1278.
POSTE, VIA LIBERA DA BORSA ITALIANA
A Piazza Affari gli acquisti premiano il risparmio gestito di Mediolanum +4,46% e Azimut +2,5% ma anche Fca +3,94% in linea al comparto eruopeo e grazie all’accordo con il sindacato Usa Uaw, Tenaris +2,76% e Moncler +2,42%. In fondo al Ftse Mib Prysmian -3,01%, Atlantia -0,93%, Buzzi Unicem -0,92%, Enel -0,74% e Mediobanca -0,71%.
Poste Italiane spa è stata ammessa alla quotazione da Borsa Italiana. Sul mercato andrà probabilmente il 40% del capitale. Manca ora solo il via libera della Consob.