CINA IN RIPRESA, TOKYO IN VOLO. PIATTA WALL STREET. MILANO, ATTESO IL RIMBALZO DOPO 7 GIORNI DI RIBASSO
Il Drago torna a ruggire. L’indice Pmi industriale segnala una robusta ripresa dell’economia cinese. La notizia, combinata con i segnali confortanti in arrivo dagli Usa, ha permesso all’indice giapponese Nikkei di mettere a segno un rialzo dell’1,4%. Da rilevare che l’avanzata della Borsa giapponese ha coinciso con un nuovo balzo in avanti dello yen: la moneta non è più l’unico driver del mercato.
Quasi invariata la Borsa Usa, nonostante i buoni dati sulla vendita delle case: S&P 500 -0,15%, Dow Jones -0,04%, rimbalza il Nasdaq +0,23%. Oggi l’attenzione sarà concentrata sui dati Pmi, in attesa del discorso di Janet Yellen al Fondo Monetario (mercoledì) e dei numeri del mercato del lavoro (giovedì). In evidenza l’oro che ha toccato un massimo a quota 1332,10, sull’onda dell’indebolimento del dollaro e delle tensioni geopolitiche.
EUROPA FIACCA, 1 ECONOMISTA SU 3 SCOMMETTE SUL QE
Seduta fiacca ieri per tutte le Borse europee. Parigi ha perso lo 0,1%, Londra è finita in parità, Francoforte. In attesa della riunione della Bce di giovedì attenzione concentrata oggi sui Pmi dei paesi del Vecchio Continente. Secondo un sondaggio Reuters tra gli economisti c’è una probabilità su tre di un quantitative easing europeo nei prossimi 12 mesi.
La Borsa di Milano recupera dai minimi ma chiude negativa per la settima seduta consecutiva, al pari dell’indice bancario europeo: L’indice FtseMib è sceso dello 0,1%. In lieve rialzo i rendiemnti dei Btp decennali a 2,740%. Nei primi sei mesi del 2014 l’indice Ftse Mib è cresciuto del 12,2%. Guida la top ten Banca Popolare di Milano +62,3% seguita da Enel +33% e Monte Paschi +28,6% che precede di un’incollatura Telecom Italia +28,1%. In fondo alla classifica i titoli del lusso: Yoox -39%, Tod’s -23.3%, Ferragamo -21%.
BNP PAGA 8,9 MILIARDI DI DOLLARI, TRAVOLTA LA ESPIRITO SANTO
Giornata difficile per il settore bancario europeo (-0,5% l’indice Stoxx europeo). Ieri sera è arrivata la conferma ufficiale della stangata di 8,9 miliardi di dollari della corte federale americana nei confronti di Bnp Paribas +0,27%. Va peggio per Barclays -1,52% nel mirino del procuratore di New York per le speculazioni sugli Hft con i quattrini dei clienti, tenuti all’oscuro delle operazioni.
Ma l’affaire più clamoroso riguarda le indagini avviate dall’autorità lussemburghese sulle tre holding attraverso le quali la famiglia portoghese Espirito Santo, una delle più importanti del Paese lusitano, controlla il gruppo bancario con il nome omonimo. La Espirito Santo Financial Group è crollata in ribasso del 19%.
MPS RIMBORSA I MONTI BOND, PACE IN BPM SUL CONVERTENDO
Frenano le banche italiane. A Piazza Affari MontePaschi ha perso il 3,7% nel primo giorno dopo la conclusione dell’aumento di capitale. I diritti di opzione non esercitati nel Periodo di Offerta saranno offerti in Borsa da oggi fino al 7 luglio 2014, salvo chiusura anticipata.
Oggi l’istituto rimborserà 3 miliardi nominali di Nuovi Strumenti Finanziari, i cosiddetti Monti bond, più gli interessi maturati nell 2013 per un totale di 3,455 miliardi.
E’ stata siglato ieri un nuovo accordo tra Bpm -2,9% e le associazioni dei consumatori relativo al convertendo del 2009. Una commissione di conciliazione composta da un rappresentante della banca e da un rappresentante dei consumatori esaminerà caso per caso le vertenze ancora aperte. Le domande di accesso alla procedura di conciliazione potranno essere presentate a partire dal 15 settembre 2014 e fino al 30 settembre 2015.
Il titolo peggiore è stato il Banco Popolare -3,1%: l’amministratore delegato, Piefrancesco Saviotti, ha spiegato che la controllata all’80% Release, la ex Banca Italease, non è più in vendita perché le offerte arrivate erano troppo basse. Ubi -2,6%.
Intesa è scesa dello 0,9% nonostante Société Générale abbia confermato la raccomandazione Buy e abbia inserito il titolo nella Premium List. La banca è la terza miglior blue chip dell’indice Eurostoxx 50 con un guadagno del 26% che si confronta con il +4% registrato dall’indice globale. Unicredit -0,4%.
Tra gli istituti sotto aumento di capitali piatta Bper mentre i diritti perdono l’1%. Sale Carige +2,6% in un mercato che attende novità sull’azionariato al termine dell’operazione.
BONOMI VA ALL’ATTACCO DEL CLUB MED: OPA DA 790 MILIONI
Andrea Bonomi accantona per ora l’interesse per le banche e si dà al turismo. Il finanziere ha lanciato ieri la contro-Opa sul Club Med a 21 euro per azione, con un premio del 22% sull’offerta presentata dall’accoppiata Ardian-Fosun (17,5 euro), per un controvalore complessivo di 790 milioni di euro. Il titolo è stato sospeso su richiesta della società.
Nel corso di una conferenza stampa per presentare la proposta, a Parigi, Bonomi ha spiegato che il veicolo a promuovere l’Opa si chiama Global Resorts, fa capo a Investindustrial e si avvarrà dell’apporto di diversi professionisti del settore turistico.
L’Opa del finanziere italiano, che già controlla l’11% della società, prevede un investimento di ulteriori 150 milioni di euro, rispetto a quanto già previsto dal piano industriale della società, per lo sviluppo del business. Rispetto al piano industriale attuale, i nuovi posti letto saranno 5.000 e i nuovi villaggi sei. Il titolo è stato sospeso su richiesta della società.
ENEL DA’ LA SCOSSA, RINVIATA A DICEMBRE LA VENDITA DEL 5% DI A2A
Giornata elettrica per Enel +1,6%, miglior blue chip dell’indice Eurostoxx 50 nel primo semestre con un guadagno del 35%. A spingere il titolo ieri è stato il report degli analisti di Ubs che hanno confermato il giudizio Buy sul titolo alzando il prezzo obiettivo a 5,15 euro dai precedenti 4,9 euro con un guadagno potenziale sul titolo del 23%: piace al mercato l’ipotesi di un’accelerazione del processo di riduzione delle minorities e riorganizzazione complessiva del gruppo.
E’ fine dicembre la nuova scadenza fissata per la cessione del 5% di A2A +0,30% da parte dei Comuni di Milano e di Brescia. La decisione è emersa ieri dopo un confronto all’interno delle amministrazioni, che auspicano una ripresa dei titoli sul mercato azionario dove attualmente quotano 0,84 euro, sotto gli 0,91 euro che sarebbero stati necessari per procedere con la vendita accelerata.
FIAT IN OTTOBRE A WALL STREET. ACCORDO CON MITSUBISHI IN MESSICO
Tra gli industriali, Finmeccanica +0,7, StM ha perso lo 0,6%. Bene Prysmian +2,4%. Fiat arretra del 2,5% a 7,15 euro e scivola sui minimi da metà maggio. Insieme a Peugeot è il peggior titolo automobilistico europeo di oggi, l’indice di settore cede lo 0,3%.
Oggi saranno resi noti i dati delle immatricolazioni di nuove auto a giugno in Italia: la previsione è di un rialzo del 7-8% a 132 mila vetture rispetto al giugno 2013, quando il mercato aveva segnato poco più di 122.800 unità. Chrysler ha intanto concluso un accordo di distibuzione con Mitsubishi in Messico.
Parlando con i giornalisti, a margine dell’assemblea dell’Unione Industriali a Torino, l’ad di Fiat Sergio Marchionne ha confermato che spera di vedere la quotazione di FCA (alla borsa di New York entro l’autunno: “Quest’anno, entro ottobre spero”. L’assemblea per approvare la fusione di Fiat-Chrysler si terrà a inizio del mese di agosto, ma la data non è ancora stata fissata. Malgrado la discesa di oggi, Fiat conserva un guadagno del 21% da inizio anno che colloca il titolo della casa automobilistica tra i primi 30 dell’indice Eurostoxx 600.
AUMENTI: ROMA PARTENZA SPRINT, BENE CLASS
Da rilevare, nel giorno d’avvio dell’aumento di capitale da 100 milioni, il balzo di As Roma +30% nel giorno di avvio dell’aumento di capitale da 100 milioni di euro. I diritti di opzione perdono invece più del 35%. Class, anche in questo caso alle prese con il primo giorno di aumento, mette a segno un progresso del 2,9% mentre i diritti cedono il 31%. Da segnalare ancora la pesante marcia indietro di Autogrill -3%. Lascia sul campo l’1,6% Mediaset, colpita dai realizzi dopo il balzo di venerdì innescato dall’esito della gara sui diritti della serie A .