Dopo la diffusione dei dati dei consumi Usa superiori alle stime e l’avvio positivo di Wall street, Piazza Affari conferma la timida inversione di tendenza registrata nel primo pomeriggio. A poco più di mezz’ora dalla chiusura l’indice Ftse Mib sale dello 0,38%, facendo di Milano l’unica Borsa europea in territorio positivo. Negli stessi minuti, infatti, Francoforte perde lo 0,3% e Londra lo 0,13%, mentre Parigi viaggia intorno alla parità.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono cresciute in marzo più delle stime, mettendo a segno il guadagno mensile più sostenuto da settembre 2012, fatto che lascia sperare in un’accelerata dell’attività economica americana nei mesi primaverili. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, è salito dell’1,1% a 433,9 miliardi di dollari, dopo il rialzo dello 0,7% di febbraio (dato rivisto al rialzo dal +0,3% della prima stima). Gli analisti attendevano un rialzo dello 0,8%.
Citigroup festeggia i conti trimestrali con un +4,23%. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale dello 0,55%, 88 punti, a quota 16.105, il Nasdaq (reduce dalla peggiore settimana dall’ottava terminata il primo giugno 2012) balza dello 0,91%, 34 punti, a quota 4.033, l’S&P 500 cresce dello 0,68%, 12 punti, a quota 1.828.
Quanto ai singoli titoli di Piazza Affari, in coda al listino italiano c’è ancora Bpm (-8,5%), su cui la Consob ha vietato le vendite allo scoperto per oggi e domani. Il titolo della Banca è bersagliato dalle vendite dopo che sabato scorso l’assemblea dei soci ha bocciato a sorpresa la proposta di riforma di governance ideata dal consiglio di gestione e dal consigliere delegato, Giuseppe Castagna, eletto pochi mesi fa.
Male anche Mps (-4,75%), su cui oggi prevalgono le prese di beneficio dopo il rally delle scorse settimane. Riduce le perdite Mediaset (-0,8%), che nelle ultime 5 sedute ha ceduto oltre il 10%.
I titoli migliori di Piazza Affari sono quelli di Tod’s (+4%) e Ferragamo (+3,7%), ma nel giorno decisivo per le nomine dei manager pubblici fa notizia il rialzo di Eni (+1,65%). Ai mercati piace l’ipotesi che Claudio Descalzi, attuale direttore generale E&P, passi alla guida di Eni al posto di Paolo Scaroni, in uscita dopo nove anni. Positiva in scia anche la controllata Saipem (+2,71%).
Bene anche gli ordini per i nuovi Btp italia, che in poche ore hanno superato i 6 miliardi di euro.