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Piazza Affari: banche, Mps ed Exor alla ribalta

Tutto come prima? Quasi, si potrebbe rispondere sulla base della reazione dei mercati alle parole di Janet Yellen a Jackson Hole. La presidente della Fed ha affermato che la possibilità di rialzo dei tassi, per effetto del miglioramento del quadro economico, si è rafforzata in questi ultimi mesi: di conseguenza, è “appropriato” prendere in considerazione uno scenario di “graduale” incremento del costo del denaro. Ma sulla tempistica del rialzo dei tassi la presidente si è mantenuta sul vago: salgono le aspettative di un rialzo dei tassi nella riunione del Fomc del 21 settembre, ma solo al 42% (dal 32% precedente).

PIAZZA AFFARI A CACCIA DI CONFERME. OGGI LONDRA CHIUSA

Immediata stamane La reazione dei mercati. Tokyo avanza del 2,3%, sostenuta dal calo dello yen sul dollaro (102,12), in netta controtendenza con il calo di venerdì. Al contrario, stamane la Cina ha pilotato il cambio al ribasso (yuan -0,55 % a 6,6856) per non guadagnare punti rispetto alla valuta Usa. Hong Kong arretra dello 0,3%, Shanghai -0,1%. Giù Sidney (-1,1).

Prevista una partenza fiacca per i listini europei. Mancherà il traino della Borsa di Londra, oggi chiusa per il Bank Holiday. Piazza Affari ha archiviato una settimana positiva. Tra il 22 e il 26 agosto l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 3,27%, a 16.844 punti. Da inizio 2016 il ribasso dell’indice è pari al 21,4%. Wall Street riparte dopo una modesta flessione venerdì, in corrispondenza con le parole della Yellen: l’indice S&P ha chiuso la settimana con un ribasso dello 0,7%, Dow Jones -0,3%.

In ribasso il petrolio. Il Brent sale a 49,34 dollari il barile, in ribasso dell’1,2%. Analoga variazione per il Wti, a 47,06 dollari. Ma cresce l’ottimismo sul prossimo vertice informale dell’Opec che si terrà il mese prossimo in Algeria. L’Iran ha dato la sua disponibilità a partecipare.

AL VIA IL MEETING DI CERNOBBIO. OGGI LA FIDUCIA DELLE IMPRESE

Come sempre, dopo Jackson Hole arriva il lungo week end di Cernobbio, tradizionale appuntamento di fine estate per i Big dell’economia italiana (e non solo). Titolo generico ed onnicomprensivo: “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

Da segnalare giovedì l’incontro dei vertici di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil per mettere a punto documento unitario su ammortizzatori sociali, sulle risorse che servono per evitare i problemi nelle aree di crisi industriali complesse e sulle modifiche al Jobs Act.

L’Istat diffonde oggi i dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori di agosto. Da segnalare per l’Italia anche il dato sulla disoccupazione di agosto e la seconda lettura del Pil del secondo trimestre.

FOCUS SULL’OCCUPAZIONE USA. LA GERMENIA: TTIP KAPUT

L’attenzione dei mercati si sposta intanto sui dati del mercato del lavoro Usa. Scrive Mohamed El Erian di Allianz: “Se il 2 settembre dovessimo avere un report sull’occupazione positivo, con la creazione di 200mila posti di lavoro e una crescita sostenuta dei salari, sarebbe difficile per la Fed evitare una stretta monetaria, probabilmente già a settembre ma senz’altro a dicembre”. Non meno importante l’andamento dei salari: la paga oraria dovrebbe registrare un aumento annuo del 2,5%.

In vista del meeting della Fed si moltiplicano gli interventi dei membri della Banca centrale: ieri è scesa in campo Loretta Mester della Fed di Cleveland, che ha definito “inevitabile” il rialzo. Oggi parlerà Eric Rosengren della Fed di Boston.

“Il negoziato sul Ttip è fallito. L’Europa non può accettare le richieste americane”. Così ieri il ministro tedesco dell’Economia, Sigmar Gabriel, ha definitivamente affossato il Ttip, il trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti. Lo stesso Gabriel ha dichiarato che Angela Merkel “si è spinta troppo avanti” nella politica di accoglienza dei migranti.

Settimana cruciale per la crisi politica della Spagna, da otto mesi senza governo. Il 2 settembre il Parlamento sarà chiamato ad approvare, a maggioranza relativa, la fiducia a Mariano Rajoy, cui mancano ancora, nonostante l’appoggio di Ciudadanos, 11 voti per ottenere la maggioranza. .

AL VIA LE ASTE DEL TESORO. PARTE L’OPA ITALCEMENTI

Riprendono stamane le aste del Tesoro. Si comincia con l’emissione di Bot semestrali per un importo di 6 miliardi di euro. Domani è in programma l’asta dei Btp con scadenza 5 e 10 anni e di Ccteu.

A Piazza Affari prende il via l’Offerta Pubblica d’Acquisto di Heidelberg Cement sul 55% di Italcementi, che si chiuderà il 30 settembre. Il corrispettivo è di 10,60 euro per azione, con un premio del 70,7% rispetto alle quotazioni del trimestre precedenti l’accordo del 28 luglio 2015 per un esborso complessivo di 2 miliardi.

EXOR TRASLOCA IN OLANDA, OGGI ARRIVA MISTER SAMSUNG

Oggi si terrà in consiglio di amministrazione d Exor. L’appuntamento assume un’importanza particolare per la presenza nel board di Lee Jae Yong, numero due di Samsung. La trattativa per la cessione di Magneti Marelli al gruppo coreano sembra però entrata in una fase di stallo. Anzi, sabato Sergio Marchionne ha detto che Magneti “prima o poi” uscirà dal perimetro di Fca, ma oggi la società è strategica per il progetto dell’auto a guida autonoma. Nella lezione tenuta alla Luiss lo stesso Marchionne ha sostenuto che “esiste un limite oltre il quale il profitto diventa cupidigia”. Sarà la settimana decisiva per il trasferimento ad Amsterdam della sede legale di Exor e della Sapaz Giovanni Agnelli & C.

RIPARTE L’OPERAZIONE MPS, UNICREDIT CERCA CONFERME AL RALLY

È stata la settimana delle banche. L’indice Eurostoxx del comparto è salito complessivamente del 6%, il miglior risultato a livello di Eurostoxx, ma la sua performance da inizio 2016 rimane ancora negativa del 27%.

In testa Unicredit che ha accumulato un guadagno complessivo del 13% grazie alle indiscrezioni sulla imminente cessione di asset con l’obiettivo di rafforzare il patrimonio. Rialzo a due cifre anche per Intesa Sanpaolo (+10,1%). Molto bene UBI Banca (+9,2%).

Entra nel vivo la ristrutturazione di Monte Paschi, dopo che il presidente Massimo Tononi ha smentito l’ipotesi di sostituzione dell’ad Fabrizio Viola, definendola “priva di ogni fondamento”. Il board dell’istituto esaminerà oggi anche la conversione volontaria in azioni di 3 miliardi di bond subordinati in mano ad investitori istituzionali. Ma, soprattutto, si farà il punto sul piano industriale affidato a Mc Kinsey, che dovrà essere pronto per metà mese, e sulla due diligence curata da Atlante 2 e da JP Morgan sui 27 miliardi di sofferenze che saranno oggetto di cartolarizzazione.

Riflettori accesi anche sulla sistemazione delle banche salvate a fine 2015 con il coinvolgimento degli obbligazionisti subordinati (Banca Etruria, Banca Marche, CariFe e CariChieti). Sono arrivate otto manifestazioni d’interesse tra cui spicca quella di Bper per Arzzo e ed Ancona.

HONG KONG PREMIA IL NEW LOOK DI PRADA (+7,8%)

Vola Prada alla Borsa i Hong Kong (+7,82%) dopo l’annuncio dei conti, pur non esaltanti: ricavi in calo del 15% a 1,55 miliardi, profitti -25% a 142 milioni. Ma gli analisti hanno trovato più che soddisfacenti le contromisure della griffe che promette un finale d’anno in crescita. “Grazie all’attuazione della prima fase di razionalizzazione dei vari processi operativi e gestionali – ha commentato l’ad Patrizio Bertelli – e con l’avvio di una serie iniziative che consentiranno al gruppo di rispondere più rapidamente alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione, consideriamo il 2016 un punto di svolta importante”.

TLC, IN SETTIMANA IL SÌ UE A WIND-3

In movimento il fronte delle tlc. In settimana potrebbe arrivare il via libera della Ue alla joint venture fra Wind e Tre, che potranno così dare vita al primo gestore per numero di abbonati del Paese con un valore di 7,9 miliardi di euro.

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