Partenza positiva per i listini europei, Piazza Affari compresa. Ma poi a Milano l’indice Ftse Mib arretra dell’1,8% per effetto dello stacco della cedola da parte di una folta pattuglia di titoli. Al netto dell’effetto cedole, pari all’1,57%, il listino segnava un rialzo dello 0,4% finio a mezzogiorno ma la situazione si è appesantita con il passare delle ore.
In Europa guida la corsa Francoforte +0,7% seguita da Londra +0,6% e Parigi +0,2%: il dato negativo sulla fiducia degli americani di venerdì ha allontanato del tutto l’ipotesi di un rialzo dei tassi Usa prima di settembre.
Deboli i Btp, trattati ad un rendimento dell’1,87%, in lieve aumento lo spread a quota 117. Salgono intanto i rendimenti della Grecia: il titolo a 2 anni tratta al 22,7% (contro 21,10% di venerdì).
Si rafforza il dollaro a 1,137 contro 1,142 di inizio seduta.
Petrolio +1,3%, Brent a 60,15 dollari, in ripresa dopo tre sedute negative. Bene Eni +0,9 e Tenaris +0,3%. Saipem +1,4%: la società è entrata nella selezione finale per la realizzazione di un parco Gnp in Mozambico.
Perde colpi sul listino di Piazza Affari Banca Monte Paschi – 4% dopo l’accorpamento delle vecchie azioni (20 ogni 1 nuovo titolo). In ribasso anche Carige -2% impegnata in un’operazione analoga.
Avanzano Unicredit +1,5% e Bper +1,4%. In evidenza anche Azimut +1,2% e Generali +1,2%.
Fca avanza dello 0,3%, Brembo +2,6%. Il comparto automotive +1,2% è il più vivace nelle borse europee: avanza Volkswagen +2,1% seguito da Daimler +1,3%.
Tra gli industriali arretra Prysmian -1,6%. Rimbalzano invece i titoli del lusso: Ferragamo +2%, Moncler 1,2%. Da segnalare il balzo di Txt solution +2,9% nel giorno del dividendo e dell’aumento gratuito.