Inizio di seduta decisamente in drammatico calo per Piazza Affari, dopo aver verificato perdite catastrofiche anche in Asia, mentre da Donald Trump non arriva alcun cenno di voler arretrare rispetto alla sua politica commerciale, che persino un suo grande sostenitore ha definito “l’inverno nucleare economico”, mentre aumenta il timore per una recessione globale. JPMorgan ora vede una probabilità del 60% di una recessione negli Stati Uniti e di tagli dei tassi della Fed da giugno al prossimo gennaio, lasciando il tasso dei fondi intorno al 3%. I mercati stimano addirittura una probabilità del 50% che la Fed possa allentare la politica monetaria già a maggio.
Il principale indice della Borsa di Milano, dopo aver aperto cautamente, dopo un quanto d’ora è già a -6,50%. Nessun titolo mostra un segno positivo, mentre alcuni titoli non riescono ad aprire per eccesso di ribasso.
Sprofondano di oltre il 10% Unicredit, Intesa Sanpaolo, Saipem, Azimut. In netto caloo anche Eni a 12.15 euro con un -6.91%, Generali a 28.37 con un -6.77%, Enel a 6.93 con -6.60%, Poste Italiane a 14.655 con -6.42%. Si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, il FTSE Italia Mid Cap (-4,87%); con analoga direzione, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-3,77%). Seduta molto negativa per tutti i titoli del FTSE MidCap.
Le più forti vendite si manifestano su Webuild, che prosegue le contrattazioni a -13,16%. Pesante MFE A, che segna una discesa di ben -11,31 punti percentuali. Seduta negativa per Lottomatica, che scende del 9,51%. Sensibili perdite per Brembo, in calo del 9,02%.
Anche le altre Borse europee in profondo rosso
Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee: vendite a piene mani su Francoforte, che soffre un decremento dell’8,38%, pessima performance per Londra, che registra un ribasso del 5,57%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 6,60%.
Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,103. Lieve calo dell’oro, che scende a 3.021,3 dollari l’oncia. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 59,77 dollari per barile, in forte calo del 3,58%.
In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +127 punti base, con un forte incremento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,71%.
L’Unione Europea riunirà oggi più tardi i suoi ministri del commercio per decidere con che tipo di rappresaglie agire. Da mercoledì, il blocco dei 27 paesi dovrà far fronte a tariffe di importazione del 25% su acciaio, alluminio e automobili, e a tariffe “reciproche” del 20% su quasi tutti gli altri beni. In un’intervista al Financial Times stamane il governatore della banca centrale greca Yannis Stournaras ha detto che le misure tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbero rallentare la crescita economica dell’area dell’euro tra 0,5 e 1 punto percentuale. Più tardi oggi interverranno il membro del consiglio direttivo della Bce Piero Cipollone e il governatore della Fed Kugler