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Piazza Affari ancora in profondo rosso, giù le banche

Precipita la situazione a Piazza Affari. Dopo aver perso oltre il 3% nella seduta di ieri e aver aperto in altalena stamattina, intorno alle 11 l’indice Ftse Mib alla Borsa di Milano va ancora giù, perdendo oltre il 2% a 17.561,75 punti.

Le vendite arrivano in scia al nuovo crollo del greggio registrato ieri e alle pesanti chiusure di Wall Street (Dow Jones -1,8%) e Tokyo (Nikkei -3,1%), con le banche ancora una volta nell’occhio del ciclone. In particolare zavorrano Piazza Affari Banco Popolare e Bpm: la fusione, secondo quanto emerso stamattina sugli organi di stampa, sembra meno imminente del previsto e questo sta costando un’asta di volatilità alla Banca Popolare di Milano, che stava perdendo più del 5%, e una perdita del 7,6% per Banco Pop, fermata anche lei per ribasso. Malissimo anche Monte dei Paschi, che cede il 5,73% a 0,5515 euro dopo essere stata anche lei in asta di volatilità a inizio seduta. Contrattazioni sospese anche per Ubi Banca e Bper, con perdite intorno al 5%.

A Milano le vendite colpiscono anche Fca, che sempre intorno alle 11 perde il 3,45 a 6,015 euro. Ferrari, crollata ieri dopo i conti e i dati di indebitamento, risale dello 0,64% a 33,21 euro. Tra i pochi segni positivi anche Salvatore Ferragamo e Prysmian. 

Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,091 dollari (da 1,0898 ieri) e 130,828 yen (131,17 yen), mentre il rapporto dollaro/yen è a 119,88 (120, 39). In lieve recupero, infine, il prezzo del petrolio: il future marzo sul Wti ha recuperato la soglia dei 30 dollari a 30,05 dollari al barile in rialzo dello 0,57%. Risale leggermente lo spread Btp-Bund, che avvicina quota 120 punti base.

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Categories: Finanza e Mercati