Rimbalza Piazza Affari (+1,24%, a 23.782 punti) che chiude prima in Europa, in un contesto positivo per tutti i listini tranne Madrid, -0,9%, in calo dopo l’accordo per un governo socialista-podemos. Bene Francoforte +0,65%, Parigi +0,44%, Londra +0,52%. Anche Wall Street, dopo un’apertura intonata, si muove gagliarda, in attesa delle parole del presidente Donald Trump, all’Economic Club di New York, e nella speranza di un aggiornamento sulle trattative commerciali con la Cina e con l’Unione Europa. Su questo secondo fronte si registra positivamente quanto scritto dal NYT e cioè che la Casa Bianca potrebbe rinviare di altri sei mesi l’introduzione delle tariffe sulle auto, in virtù di colloqui costruttivi con le aziende europee per un aumento degli investimenti e della forza lavoro negli Usa. Una prospettiva che rafforza il dollaro, in rialzo dello 0,15% rispetto a un paniere di sei valute. L’euro si muove debole, con il cambio a 1,1012.
A sollevare gli animi dei listini continentali, questa mattina, contribuisce l’indice Zew, sulla fiducia degli investitori in Germania, balzato a sorpresa ai massimi da sei mesi: -2,1 punti da -22,8 di ottobre, a fronte di un rialzo atteso a -13 punti. In miglioramento anche la percezione sulla condizione attuale a -24,7 da -25,3 di ottobre.
In questo contesto si abbassa lo spread Btp/Bund: 146 punti base, -3,42% con il rendimento del decennale italiano a +1,21% e quello del decennale tedesco a -0,25%. In mattinata il Tesoro ha collocato tutti i 5,5 miliardi di euro di Bot a 12 mesi offerti, a un tasso pari a -0,135%, in aumento di 8 punti base rispetto alla precedente asta. La domanda è stati di 8,7 miliardi circa per un rapporto di copertura di 1,58.
Domani saranno offerti fino a 7,25 miliardi di euro tra il nuovo Btp a 7 anni e le riaperture dei Btp a 3 e 30 anni (in questo ultimo caso si tratta di due titoli, rispettivamente, a scadenza marzo 2047 e settembre 2049).
Fra le materie prime l’oro è rosso pallido e scambia a 1454,45 dollari l’oncia. Il petrolio è in progresso moderato, Brent +0,14% a 62,27 dollari al barile.
A Piazza Affari sono protagoniste le banche con Ubi +2,78%; Unicredit +2,03%; Mediobanca +2,01%. Gli investitori premiano Piazzetta Cuccia nel giorno del piano al 2023 nel quale si prevede una politica remunerazione dei soci (tra dividendo e buyback) pari a 2,5 miliardi. Secondo gli esperti di Kepler, che ha confermato il “buy” dell’istituto, “i target del nuovo piano strategico sono ampiamente in linea con le previsioni, con una più alta remunerazione per gli investitori”. Sono inoltre confermati l’interesse per eventuali acquisizioni e sostanziali investimenti nella distribuzione e nell’innovazione del prodotto. Si ricorda che ieri è stata ufficializzata la quota di Leonardo Del Vecchio, diventato primo azionista, dopo l’uscita di Unicredit, con una quota prossima al 10%. Boom della Banca popolare di Sondrio, +13,58%, sulle attese della vendita del portafoglio npl da 1 miliardo.
È in evidenza il risparmio gestito con Finecobank +2,69%; Azimut +2,58%; Poste +2,14%. Bene Stm, +2,27%, in scia ai dati migliori delle attese del colosso tedesco Infineon +6,7% a Francoforte. Brilla Enel +1,79%, prossima ai massimi dell’anno. Bocciata Prysmian -1,59%, dopo i conti. Sono in rosso Moncler -0,65%, A2a -0,44%; Campari -0,49%.
Fuori dal listino principale si apprezza Mediaset, +2,03%, salita al 15% nel gruppo media tedesco Prosieben.