PIAZZA AFFARI SOTTO QUOTA 17 MILA CANCELLA AGOSTO
PREVISTA PARTENZA NEGATIVA PER WALL STREET
Prosegue la discesa delle Borse, sull’onda del brusco calo dei listini asiatici.
Milano, l’indice Ftse Mib perde l’1,7% sotto quota 17 mila (alle 12 16.949 punti) livello superato l’8 agosto scorso. Va ancor peggio a Madrid -2,48%.
Londra perde lo 0,6%, Parigi -1,51%, Francoforte -1,1%.
Cala la febbre sul Bund tedesco che tratta all’1,85%, in calo di 5 punti base rispetto ai minimi degli ultimi 17 mesi toccati ieri.
Si allarga così lo spread Btp/Bund a 244 punti base, 6 punti base in più. Il rendimento del decennale italiano è stabile al 4,28%.
In calo i futures degli indici di Wall Street in ribasso, in attesa dell’indice della Fed di Chicago che misura l’attività economica Usa a luglio, previsto in calo.
Domani sera verranno rese pubbliche le minute della riunione della Fed di fine luglio, attese con viva apprensione dai mercati. Cresce la previsione di un prossimo ridimensionamento degli aiuti all’economia forniti in questi ultimi tre anni dalla Federal Reserve attraverso i programmi di acquisto di bond.
Il cambio di rotta nella politica monetaria degli Stati Uniti fa emergere la relativa debolezza di alcuni Paesi emergenti, in particolare in Asia. La rupia indiana scende ancora al nuovo minimo storico a 63,71 contro il dollaro.
Nel listino italiano le vendite colpiscono soprattutto le banche. Banco Popolare è in ribasso del 3,14%, peggiore performance dell’indice Ftse Mib.Unicredit e Intesa perdono oltre il 2%. Mediobanca -2,88%, Banca Popolare di Milano -2,24%, Ubi Banca-2,5%.
Il Monte Paschi perde il 2,94%.
Scendono anche le società industriali: Fiat -2,9%, Fiat Industrial -1,39%, Prysmian -2,51%, Pirelli -2,13%, Finmeccanica -4.60%.
Ripiegano i titoli dell’energia e le utility. Enel -1,44%, A2A-3,3%, Eni -0,76%, Saipem -2,47%, quasi invariata Tenaris – 0,06%.
Altri tonfi da segnalare: precipita Yoox sospesa per eccesso di ribasso.
Forte calo per Banca Generali -4% e Mediaset -4,19% Italcementi perde il 4%. Ieri Moody’s, suscitando le vibranti proteste della società, ha rivisto al ribasso il corporate rating assegnato da Ba2 a Ba3, con outlook che passa da negativo a stabile,