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Piazza Affari a novembre ha recuperato il 24%

Nel miglior rally di novembre di sempre delle Borse mondiali, Piazza Affari chiude la settimana ancora in rialzo, grazie soprattutto ai balzi in avanti di Hera, Stm e Tim.

Piazza Affari a novembre ha recuperato il 24%

I listini europei tornano positivi e Wall Street riapre per mezza giornata, dopo il Ringraziamento festeggiato ieri, portandosi subito a livelli record. I mercati ritrovano la propensione al rischio nel giorno del black friday, mentre i beni rifugio come l’oro, arretrano. Lo spot gold buca al ribasso la soglia dei 1800 dollari e scambia in calo dell’‘1,5% a 1783 dollari l’oncia. Soffre anche il dollaro, mentre l’euro è in progresso e il cambio viaggia verso quota 1,2.

Piazza Affari guadagna lo 0,68% (22-352 punti), trascinata da Hera +2,85%, mentre i titoli di Stato proseguono la loro stagione felice. Nel novembre dei record di tutte le Borse, Piazza Affari ha guadagnato in questo mese il 24%. Sul secondario lo spread fra decennale italiano e tedesco torna a 114 punti base (-1,08%) e il rendimento del Btp aggiorna il minimo storico a +0,56%.

Intanto nell’asta della mattina ha collocato ea quinta tranche del Btp a 10 anni scadenza 01/04/2031e il rendimento, in calo di 20 centesimi sull’asta del mese scorso, si è attestato allo 0,59%, segnando anche in questo caso un nuovo minimo storico sul mercato primario.A fronte di richieste per 4,705 miliardi l’importo emesso è stato pari a 3 miliardi. Inoltre il Btp a 5 anni, scadenza primo febbraio 2026, per 2,5 miliardi (richieste pari a 4,762 miliardi) si è fermato a un soffio dello 0%: il rendimento e’ sceso di 22 centesimi attestandosi sul nuovo minimo storico dello 0,01%. Infine, la prima tranche del CcTeu scadenza 15/04/2026, assegnata per 2,5 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 3,955 miliardi, ha spuntato un rendimento lordo negativo pari allo 0,02%. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 1 dicembre.

Nel resto d’Europa  la più arretrata è Londra +0,12%, mentre sono più convinte Francoforte +0,42%; Parigi +0,56%; Madrid +0,88%. Particolarmente animata la piazza spagnola, dopo lo stop alla fusione fra Bbva (+4,7%) e Banco Sabadell.  In un comunicato, il Sabadell ha annunciato che “il cda ha deciso di chiudere il negoziato perché le parti non sono giunte a un accordo sul rapporto di scambio tra le due entità”. Di fatto, il Sabadell ha ritenuto insufficiente l’offerta del Bbva, considerandola più un’acquisizione che altro. Il settore bancario è in allerta anche per l’attesa di notizie dalla Bce sul fronte dividendi per il 2021. Il Sole 24 ore riferisce che le ipotesi allo studio sono tre: prorogare di altri 6 mesi lo stop; adottare un approccio selettivo, introdurre un tetto alle distribuzioni. La decisione è prevista per metà dicembre.

In Piazza Affari le banche chiudono in ordine sparso: bene Bper, +1,75%, la quale comunica che i ratios patrimoniali del Gruppo risultano significativamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi richiesti dalla Bce.

In calo Mediobanca -1,18%. Sono modeste prese di profitto su Creval -1,46% dopo il recente rally. Secondo fonti Reuters il Credito Valtellinese si prepara a dare battaglia per migliorare il prezzo dell’opa offerto da Credit Agricole e rifiutato, ritenendo che non valorizzi adeguatamente l’istituto. Petrus Advisers, azionista di Creval, in una lettera indirizzata al cda e all’ad afferma che il prezzo proposto da Credit Agricole (10,5 euro per azione) è inadeguato e stima un valore equo della banca di oltre 14 euro.

Fuori dal perimetro delle banche, sul listino principale è il giorno di Hera. La multiutility bolognese festeggia anche il collocamento di un bond da 500 milioni con scadenza decennale e rendimento complessivo dello 0,348%.

Si conferma in rialzo Telecom Italia, +1,57%, dopo aver reso noto, ieri, che la Commissione europea ha acceso semaforo verde all’operazione di conferimento in FiberCop della rete secondaria di Tim e il contestuale ingresso di Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%), perché non si configurano come concentrazione. L’avvio dell’operatività di FiberCop è confermata per il primo trimestre 2021.

Fra le blue chip migliori di oggi anche Prysmian +2,67%, Amplifon +2,39%, Inwit +2,29%, Stm +2,15%. I maggiori cali sono di Pirelli -2,05%; Saipem -1,8%; Leonardo -1,68%; Moncler -1,09%. Trascurata Generali, che chiude piatta nonostante la conferma del rating Baa1 con outlook stabile da parte di Moody’s. 

Fuori dal paniere principale svetta Poligrafica San Faustino, +23,34%, che si adegua al prezzo dell’opa finalizzata al delisting. In spolvero Fiera di Milano, +4,36%, a seguito dell’annuncio che il salone del mobile 2021 si terrà a settembre. Inoltre il governatore Fontana ha annunciato su Twitter che la Lombardia torna zona arancione.

In calo Auogrill, -2,3% che ha sottoscritto un contratto di finanziamento per cassa a medio-lungo termine di natura non rotativa (term loan) per un ammontare massimo complessivo in linea capitale di 300 milioni, della durata di 5 anni con un gruppo di banche. Il finanziamento è assistito dalla garanzia di Sace e, in base al cosiddetto decreto Liquidità, Autogrill lo utilizzerà per finanziare i costi del personale, gli investimenti, il capitale circolante e/o il pagamento di canoni di locazione per stabilimenti produttivi e attivita’ imprenditoriali localizzati in Italia.

Crollano invece Monnalisa -9,09% e Aeffe -6,17%, dopo l’euforia delle sedute successive all’annuncio degli accordi con Chiara Ferragni.

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