Era stata la Borsa leader in Europa fino ai primi di maggio ma poi il cambio del corso politico e le incertezze disseminate sui mercati dal nuovo Governo di impronta sovranista sull’euro e sul debito pubblico hanno compromesso le performance di Piazza Affari facendo rispuntare il rischio Italia.
Al giro di boa della prima metà dell’anno, la Borsa italiana è poco sopra la parità (+0,16% con l’indice principale, il Ftse Mib) e si colloca praticamente a metà della classifica europea dei listini azionari. Peggio hanno fatto Londra (-3%), Francoforte (-2,6%), Madrid (-2,5%) e soprattutto Zurigo (-8,18%) per effetto delle oscillazioni del cambio.
In Europa, meglio di Piazza Affari hanno fatto Parigi (+1,4%), Amsterdam (+2,89%) ma anche Borse minori come quelle di Helsinki (+5,3%), di Oslo (+8,2%) e di Lisbona (+3,4%).
Sul piano internazionale invece, a fronte della caduta della Borsa cinese e in generale di quelle dei Paesi emergenti, spicca l’eccellente performance dell’high tech americano che conquista il primato delle principali Borse con il Nasdaq 100 che dall’inizio dell’anno guadagna il 12,8%.