Il piano vaccini anti-Covid per l’Italia partirà ai primi di gennaio. C’è l’accordo tra i partiti della maggioranza, ma soprattutto tra governo e le Regioni: la conferenza Stato-Regioni ha infatti dato il via libera al commissario Domenico Arcuri per l’avvio della campagna vaccinale. L’accelerazione sul piano vaccini per l’Italia è arrivata con l’annuncio dell’Agenzia europea per i medicinali – l’Ema – che ha anticipato al 21 dicembre le sue decisioni sull’approvazione del vaccino anti-Covid di Pfizer BionTech.
Oggi stesso, 16 dicembre, il commissario Arcuri invierà alle regioni una sorta di “libretto delle istruzioni” per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione.
Verranno consegnate il 90% delle richieste di dosi avanzate dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto.
“Rispetto alle valutazioni che avevamo fatto, saremo pronti a partire con alcuni giorni di anticipo” con la somministrazione delle prime dosi di vaccino. E’ quanto avrebbe confermato nel corso della riunione con le Regioni, secondo quanto riferisce l’Ansa, il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolineando quindi l’importanza di “essere pronti con i piani regionali”.
La necessità di stringere i tempi rispetto alle ipotesi iniziali , che prevedevano l’avvio delle campagne vaccinali in Europa da metà gennaio, è stata imposta dalla escalation dei contagi e dalla partenza delle vaccinazioni in Inghilterra.
Il piano vaccini italiano riguarderà inizialmente 1,8 milioni di italiani, partendo dal personale sanitario dei presidi ospedalieri e dal personale e ospiti della residenze per anziani.