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Piano Grecia, primo esame ex Troika: “E’ una base su cui trattare”

Dijsselbleom fa sapere via Twitter che Commissione Ue, Banca centrale europea e Fmi hanno svolto un primo esame della proposta presentata da Alexis Tsipras. “E’ una base per il negoziato ma serviranno misure supplementari” sono le indiscrezioni filtrate. In corso incontro preliminare Tsakalotos-Sapin

Piano Grecia, primo esame ex Troika: “E’ una base su cui trattare”

L’Eurogruppo ha ricevuto la prima valutazione delle istituzioni dell’ex Troika delle misure proposte dalla Grecia. Lo ha reso noto il portavoce del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem su Twitter e lo riporta l’Ansa. L’esame è stato compiuto in base all’articolo 13 del trattato sull’Esm, il fondo salvastati a cui Atene ha fatto richiesta per un programma di aiuti di tre anni. I ministri delle finanze dell’eurozona, che si incontrano oggi, sabato, alle 15, discuteranno se dare il loro ok sulla base di questa valutazione.    Sempre secondo la valutazione delle istituzioni dell’ex Troika – riporta la Frankfurt Allgemeine Sonntagszeitung (Fas)- le proposte da 13 mld presentate da Atene costituiscono “una base per il negoziato” ma serviranno “misure supplementari” per raggiungere gli obiettivi di bilancio e maggiori riforme. In questo momento, secondo notizie che circolano su Twitter, è in corso un incontro preliminare tra il ministro delle Finanze greco Tsakalotos e il suo collga greco Sapin.

 Nella notte tra venerdì e sabato, alle 2.29 per l’esattezza, il parlamento greco ha votato a favore del piano di accordo con i creditori proposto dal premier Alexis Tsipras. “Ora il governo ha un forte mandato a trattare con i creditori”, ha dichiarato il premier greco al termine del voto. Poco prima, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera (alle 00.47 da Bruxelles) la troika approvava, appunto, l’ultima proposta presentata da Atene ritenendola sufficientemente buona per essere la base di un nuovo finanziamento per 74 miliardi di cui 58 da Esm e 16 da Fmi. Con questo sì il documento ora passa all’Eurogruppo che si riunisce oggi per l’approvazione politica.

Il voto parlamentare ad Atene è stato ricco di colpi di scena. Con alcune vistose defezioni di esponenti di Syriza, il partito di estrema sinistra del premier Tsipras, il Parlamento ha detto sì al piano di riforme e tagli da 13,5 miliardi di euro in due anni (3,5 in più rispetto a quello chiesto dai creditori prima del referendum di domenica scorsa). 

Il pacchetto Tsipras è comunque passato con un’amplissima maggioranza, molto più ampia di quella su cui conta il governo: i sì sono stati 251 su 300 deputati, i no 32 (tra cui due membri di Syriza) e 8 astenuti. Tra questi, i pezzi da 90 del partito del premier, a partire dal presidente del Parlamento, Zoe Constantopoulou e del ministro dell’Energia e leader dell’ala sinistra del partito, Panagiotis Lafazanis. Entrambi si sono limitati a rispendere «presente» al momento di voto, senza esprimersi quindi né a favore né contro.

Il parlamento greco ha approvato una mozione che permette alle proposte di riforme del governo di essere usate come base per negoziati.

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