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Piano Acea: 4 miliardi di investimenti in acqua e rifiuti

Imagoeconomica

Acqua, rifiuti, fotovoltaico e reti. Questi i capisaldi intorno ai quali è stato costruito il nuovo piano industriale al 2022 di Acea. La multiservizi di Roma Capitale che si occupa della gestione e dello sviluppo di reti e servizi nei settori acqua, energia e ambiente non è solo l’unica tra le grandi municipalizzate romane a dare segnali di buona salute, ma è anche l’unica che decide di alzare la posta, annunciando investimenti per quattro miliardi di euro nel periodo 2018-2022, 900 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto dal vecchio piano. Saranno i “più alti di sempre”, ha annunciato con soddisfazione l’amministratore delegato, Stefano Donnarumma.

Acea prova dunque a scrollarsi di dosso le polemiche relative alle inchieste giudiziarie lanciando un piano industriale ambizioso che mira a far breccia anche nei “cuori” degli azionisti (Campidoglio in primis) con una politica di dividendi più generosa del passato. Nel dettaglio, la società prevede un dividendo minimo di 75 centesimi per azione nel 2019. Complessivamente, nel periodo 2018-2022 saranno erogate cedole per 800 milioni di euro, “in crescita di 100 milioni di euro rispetto al piano precedente”, sottolinea Acea in una nota.

Ricordiamo che sugli utili del 2018, il cda ha deciso di proporre all’assemblea convocata per il 17-18 aprile la distribuzione di un dividendo pari a 71 centesimi per azione, in rialzo del 13% rispetto all’anno precedente e con un payout pari al 56%. Al Comune di Roma andranno 135 milioni di euro.

Tornando al piano, gli investimenti annunciati da Acea saranno così distribuiti:

  • al settore idrico andranno investimenti per 250 milioni di euro, “grazie al consolidamento di Gori e all’avvio del progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera”, spiega l’azienda.
  • Allo sviluppo e M&A del settore fotovoltaico saranno destinati 200 milioni di euro,
  • 250 milioni andranno all’innovazione dei processi industriali e al “rafforzamento della resilienza della rete elettrica”,
  • 100 milioni andranno in M&A focalizzato su impianti di recupero e trattamento dei rifiuti.

Su quest’ultimo punto, l’obiettivo è quello di rafforzare il ciclo del trattamento dei rifiuti, “permettendo al gruppo di entrare come operatore di rilievo nel trattamento e nel riciclo della carta e della plastica”.

“Il piano investimenti – spiega ancora Acea – punta ad una crescita e creazione di valore sostenibile per il gruppo determinando un incremento di 400 milioni di euro degli investimenti per la sostenibilità, fino a raggiungere 1,7 miliardi di euro nel periodo 2018-2022”.

In questo contesto l’80 per cento degli investimenti servirà a finanziare le attività regolate. La Rab (Regulatory Asset Base), al 2022, arriverà 4,8 miliardi di euro, in crescita del 28% rispetto al 2018.

“I nostri pilastri strategici – ha affermato l’Ad, Donnarumma – rimangono gli stessi del piano precedente, ma ora intendiamo puntare con sempre maggiore forza su cinque specifiche azioni: accelerare la crescita (Grow), sviluppare e diversificare il portafoglio di business (Reshape), focalizzarsi sull’innovazione dei processi industriali (Innovate), orientarsi al risultato (Deliver) e ad un approccio dinamico e sostenibile (Smart). Questi elementi sono insiti nell’acronimo “G R I D S” e rappresentano un’evoluzione del percorso iniziato due anni fa”.

Parlando dei parametri finanziari, Acea prevede che l’ebitda registri una crescita annua pari all’8%, arrivando a 1,1 miliardi al 2020 e a 1,3 miliardi al 2022. Complessivamente l’aumento previsto è pari al 36%. Attenzione al controllo dell’indebitamento di gruppo con rapporto Pfn/Ebitda inferiore al 3x al 2022.

Gli obiettivi messi nero su bianco dalla società sembrano piacere agli investitori di Piazza Affari: alle 11 il titolo Acea guadagna il 2,65 euro a 15,5 euro.

 

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