Philip Morris International (PMI), azienda leader nei prodotti senza combustione, ha annunciato oggi il lancio in Italia di IQOS ILUMA, il primo dispositivo IQOS a introdurre la tecnologia a induzione per il riscaldamento del tabacco dall’interno, senza la presenza della lamina nel dispositivo. Gli stick da utilizzare con IQOS sono realizzati in Italia per tutto il mondo, nel polo produttivo di Bologna, frutto di un investimento di oltre 1 miliardo di euro, dove oggi lavorano oltre 1700 persone.
Lo scorso ottobre PMI aveva annunciato un piano di investimenti per l’Italia pari a circa 600 milioni di euro in tre anni, con un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8000 posti di lavoro lungo la filiera. Gli investimenti sono in ambito manifatturiero, in nuovi macchinari e tecnologie, collegati ai nuovi prodotti.
“Partendo dal feedback dei consumatori, abbiamo creato un prodotto di livello superiore, che è non solo il più innovativo che abbiamo realizzato fino ad oggi, ma anche il più semplice e intuitivo, che offre il vero gusto del tabacco, ma senza la combustione” spiega nel corso della conferenza stampa Stefano Volpetti, Presidente Smoke-Free Products Category & Chief Consumer Officer di PMI, che ha aggiunto: “Il nostro impegno per l’innovazione è fondamentale nella nostra missione aziendale di costruire un futuro senza fumo e IQOS ILUMA rappresenta un ulteriore passo avanti nei nostri sforzi per accelerare l’eliminazione delle sigarette a livello globale”. Rispetto alle versioni precedenti, il nuovo prodotto non lascia nessun residuo di tabacco nel dispositivo, meno odore, e nessuna necessità di pulire il dispositivo.
Il titolo Philip Morris Intenational quotato al Nyse ha chiuso a 92,50 dollari in rialzo dell’1,76%.
A Bologna il principale centro a livello globale per la manifattura: 7500 aziende italiane coinvolte
La tecnologia di riscaldamento di IQOS ILUMA è lo “Smartcore induction system” che riscalda nuovi stick di tabacco appositamente progettati e realizzati in Italia nello stabilimento di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna.
“L’Italia è sempre più centrale nella visione di Philip Morris International grazie anche a una filiera integrata che parte dalla coltivazione del tabacco, si sviluppa attraverso l’eccellenza industriale italiana e arriva ai servizi digitali più innovativi per il consumatore, dando lavoro a 38.000 persone e collaborando con 7500 aziende” ha detto Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia. Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, creato nel 2016, è il principale centro a livello globale per la manifattura dei nuovi prodotti senza combustione, che dall’Italia vengono esportati in tutto il mondo per un valore che nel 2020 è stato superiore a 1,5 miliardi di euro.
La filiera produttiva coinvolge oltre 7500 aziende italiane e genera circa 460 milioni di euro per forniture di beni e servizi in Italia.
“A fine settembre scorso erano 19,5 milioni i fumatori che sono già passati ad IQOS a livello globale (escludendo Russia e Ucraina)” dice una nota della società, “di cui oltre 2,5 milioni in Italia. L’obiettivo di Philip Morris, a livello globale, è che entro il 2025 almeno 40 milioni di fumatori di sigarette che altrimenti continuerebbero a fumare scelgano di passare ai prodotti senza combustione”. “Siamo a metà strada riseptto agli obbietivi fino al 2025” ha spiegato Volpetti.
Da Bologna un rafforzamento di tutta la filiera del tabacco in Italia
La presenza dello stabilimento di Bologna per i nuovi prodotti senza combustione ha ulteriormente rafforzato la filiera integrata di PMI in Italia, che già dai primi anni 2000 aveva stipulato accordi di filiera con il MIPAAF e Coldiretti per l’acquisto di tabacco italiano: Philip Morris ha investito circa 2 miliardi di euro ed è il primo acquirente della produzione tabacchicola italiana, la più importante d’Europa.
Il MIPAAF e Philip Morris Italia hanno rinnovato nell’aprile scorso l’intesa per la promozione e sostenibilità della filiera tabacchicola italiana: un investimento fino a 100 milioni di euro per l’anno 2022 nel tabacco italiano, che avrà un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto fino a 28.700 persone e un impatto economico stimato diretto, indiretto e indotto fino a 75 milioni di euro in Veneto, 77 milioni in Umbria e 82 milioni in Campania.
Lo scorso ottobre è stato inaugurato a Bologna il Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo di PMI per industrializzazione, innovazione di processo, ingegnerizzazione e sostenibilità.
Il Centro coinvolge circa 250 persone altamente qualificate, considerando le persone che attualmente operano in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna in queste attività e le nuove posizioni lavorative trasferite e create in Italia.
A Taranto il Philip Morris Digital Information Service Center per l’assistenza
A novembre 2020 è stato inaugurato a Taranto il Philip Morris Digital Information Service Center (DISC), il centro avanzato di assistenza degli attuali e potenziali clienti italiani dei prodotti innovativi senza combustione. Tale investimento arriverà fino a 100 milioni di euro in cinque anni. Il centro, che impiega già oggi oltre 300 persone selezionate e gestite da un’azienda leader nel ramo dei servizi digitali al consumatore, comporta un ulteriore importante passo nell’integrazione della filiera italiana dei prodotti del tabacco senza combustione, dalla produzione agricola fino all’assistenza ai clienti.
Il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences per la formazione
Nel mese di giugno di quest’anno è stato inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), il nuovo centro per l’alta formazione delle competenze legate a Industria 4.0, dedicato allo sviluppo delle competenze industriali del futuro, con particolare focus su formazione e professionalizzazione, trasferimento tecnologico e open innovation, ricerca applicata e rapporto università-impresa. Il Centro nasce come sistema aperto, le cui attività saranno rivolte alle persone di Philip Morris e della sua filiera, così come a tutto il mondo economico, imprenditoriale, dell’istruzione e della formazione, a livello regionale e nazionale. La realizzazione del Philip Morris IMC vede il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna e di importanti realtà del mondo accademico e della formazione, tra cui l’Università di Bologna, il Politecnico di Bari e ITS Maker, e dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo delle competenze, tra cui il consorzio BI-Rex e ART-ER.
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