“L’innovazione è alla base del nostro sviluppo”, così ha esordito Marco Hannappel, amministratore delegato di Philip Morris Italia, durante la presentazione nella mattinata di ieri a Milano di Iqos 3 Duo, l’ultima novità in casa Iqos, il dispositivo che scalda il tabacco senza bruciarlo. “Continuiamo a investire in scienza e tecnologia per sviluppare prodotti che soddisfino le esigenze dei fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare sigarette”, ha proseguito.
Il progresso tecnologico in Philip Morris ha impegnato un team di oltre 400 scienziati, ingegneri ed esperti per oltre 15 anni e si è avvalso di 6 miliardi di dollari in investimenti nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nella commercializzazione del portafoglio di prodotti senza fumo.
A cinque anni di distanza dall’anteprima mondiale del primo Iqos in commercio, l’azienda ha mostrato alla stampa la nuova generazione di dispositivi senza fumo. IQOS 3 DUO offre fino a due utilizzi consecutivi senza necessità di ricarica tra l’uno e l’altro e un tempo di ricarica del dispositivo più rapido rispetto alle precedenti realizzazioni.
Sono 8 milioni i fumatori adulti nel mondo già convertiti all’approccio verso un futuro senza fumo, e di questi oltre mezzo milione è italiano. Secondo le stime di Philip Morris, in media tra il 70% e l’80% dei fumatori adulti che passano a IQOS abbandonano completamente le sigarette. Per l’azienda l’obiettivo di medio termine è che entro il 2025 almeno 40 milioni di fumatori di sigarette che altrimenti continuerebbero a fumare passino a prodotti senza fumo.
Vari esperti, come il Surgeon Generale americano e il Royal College of Physicians britannico, concordano sul fatto che la nicotina, sebbene crei dipendenza e non sia priva di rischio, non rappresenta la prima causa di patologie legate al fumo, come tumore al polmone e malattie cardiovascolari, che sono invece causate principalmente dall’inalazione dei composti nocivi generati in larga misura dalla combustione del tabacco.
È sul tema della corretta informazione dei consumatori che si innesta uno dei doveri principali di un’azienda come Philip Morris: “Non si parla di un prodotto privo di rischio e crea dipendenza, va detto. Siamo responsabili di dare corrette e oggettive informazioni ai fumatori: Iqos riscalda il tabacco senza bruciarlo e per questo emette un livello minore di sostanze potenzialmente rispetto alle sigarette. L’esame più difficile a livello globale, cioè la Food and Drug Administration, è stato superato quando l’istituzione statunitense ha autorizzato la commercializzazione di Iqos, definendolo uno strumento adeguato alla tutela della salute pubblica”, ha spiegato Stefano Volpetti, chief consumer officer di Philip Morris International, che si occupa della gestione dell’esperienza del consumatore adulto con i prodotti alternativi della’azienda.