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Philip Morris, 250mila euro per giovani laureati

Duecentocinquantamila euro, per 17 progetti in tre aree, economia, ingegneria e agricoltura, destinati a giovani laureati meritevoli: è il programma di sostegno alla ricerca “PM Campus: Empowering Research Award”, sostenuto da Philip Morris International attraverso Philip Morris Italia e Intertaba e giunto oggi a Bologna alla fase della premiazione dei vincitori.

L’appuntamento si è tenuto al Mast, centro per le arti regalato dall’imprenditrice Isabella Seragnoli (GD) alla capoluogo emiliano. Ed è proprio grazie alla presenza della GD, leader nelle macchine per il packaging delle sigarette, se Philip Morris ha deciso di ampliare la sua presenza sul territorio emiliano con l’innovativo stabilimento di Crespellano, che vedrà la luce entro fine anno e se continua a investire sotto le due torri.

I progetti premiati vengono da tutto il paese, sono innovativi e originali e vengono curati, oltreché da dottorandi e ricercatori universitari anche da dirigenti delle due affiliate di Philip Morris International, per favorire lo scambio d’informazioni fra ricerca e impresa.

Il tabacco è il centro di gravità dei lavori e si va da studi sull’analisi dei costi di produzione, a quelli sulla meccanizzazione, dai forni di essicazione, ai filtri, dall’invecchiamento della forza lavoro in Italia, al sistema delle accise fiscali. Le università coinvolte sono, fra le altre, Padova, Milano, Bologna, Perugia, Bari.

“Abbiamo cercato di concentrarci sul nostro business – ha detto l’ad di PM Italia Eugenio Sidoli – facendo incontrare teoria e pratica, come non sempre avviene”.

La premiazione dei progetti è stata fatta alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti secondo il quale “questa è la direzione giusta da tenere. Solo grazie all’unione di sapere e impresa infatti l’Italia può competere e stare nelle file alte della classifica. Oggi le belle iniziative si stanno moltiplicando e vorrei che diventassero il nostro modo normale di procedere. Nel nostro paese il gusto della discussione è molto sviluppato, ma bisogna anche agire e decidere. Per esempio della legge elettorale abbiamo già discusso, l’abbiamo cambiata e approvata al Senato”. Ora bisogna andare avanti: “chi governa deve assumersi la responsabilità di far procedere le cose”.

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