Il colosso farmaceutico svizzero Roche ha chiuso il 2020 con un utile netto pari a 15 miliardi, in rialzo del 7% rispetto al 2019. “Il risultato – sottolinea la società in una nota – migliora nonostante un effetto cambi negativo e un calo delle vendite nel comparto farmaceutico”.
Scendono del 5% i ricavi, che si attestano a quota 58,3 miliardi, ma crescono i risultati del comparto diagnostico. Il gruppo ha annunciato che il dividendo sugli utili 2020 aumenterà a 9,1 franchi svizzeri. La società ricorda che se l’assemblea degli azionisti approverà l’aumento del dividendo a 9,1 franchi si tratterà del 34esimo aumento consecutivo della cedola per il gruppo elvetico.
Nella nota sui risultati, Roche sottolinea il rapido incremento della capacità produttiva per i test per il Covid-19 e per i farmaci correlati al virus. Un aumento possibile grazie a un un impegno di oltre 800 milioni di franchi per espandere ulteriormente le capacità della supply chain.
Riguardo alle stime per il 2021, Roche prevede un aumento delle vendite a una sola cifra, a tassi di cambio costanti. Gli utili per azione dovrebbero continuare a crescere in linea con le vendite, a tassi di cambio costanti. Il gruppo stima un ulteriore aumento del dividendo il prossimo anno.
Per quanto riguarda il nostro Paese, la divisione farmaceutica italiana di Roche ha chiuso il 2020 con un giro d’affari complessivo di 790 milioni di euro. “Un risultato – si spiega in un comunicato – raggiunto al termine di un anno complesso caratterizzato dalla competizione dei biosimilari, che hanno interessato tre prodotti di punta dell’azienda, e dall’evoluzione pandemica che, con la sua imprevedibilità, ha impattato mediamente su tutto il portfolio, rallentando anche la crescita di quattro prodotti ad alto tasso di innovazione entrati recentemente nel mercato”. Si tratta dei farmaci Tecentriq ed Alecensa, per combattere alcune forme di tumore del polmone, Ocrevus che ha segnato l’importante ritorno di Roche nell’area delle neuroscienze con il primo farmaco indicato nella sclerosi multipla primariamente progressiva, ed Hemlibra dedicato alla comunità dell’emofilia che si è arricchito di una nuova indicazione terapeutica approvata lo scorso marzo. Sulla Borsa di Zurigo, il titolo Roche guadagna lo 0,6% a quota 316,2 franchi.