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Pharma megafusione, sterlina ai minimi, spread in risalita

Pixabay

I banchieri della Fed, da stamane in conclave a Washington, si accingono a tagliare i tassi per la prima volta da 11 anni. Ma i mercati, che già hanno ampiamente scontato la notizia di un calo del costo del denaro di un quarto di punto, già guardano più in là, senza trascurare le mosse future di Jerome Powell, accusativa Trump di “aver sbagliato tutto”, ma anche degli altri protagonisti di una partita globale che promette emozioni “forti”.

LA BANK OF JAPAN NON ESCLUDE NUOVI TAGLI

Un’indicazione in tal senso arriva dal comunicato finale della riunione della Bank of Japan che si è chiusa poche ore fa. La BoJ, che ha ribadito le sue scelte espansive (tasso ufficiale a -0,1%, acquisti in Borsa anche di Etf per 80 miliardi di yen al mese), ha tenuto a sottolineare che “la Banca non esiterà ad adottare nuove misure espansive nel caso si profilino rischi per la stabilità dei prezzi”. Ovvero, spiega il Financial Times, la Banca è pronta a reagire nel caso che i tagli della Fed (e quello probabile della Bce) spingano al rialzo lo yen sul dollaro e sull’euro. La caduta della sterlina, ai minimi dal 2016 in vista di una hard Brexit, conferma che la partita si gioca ormai sul fronte dei cambi anche perché su quello dei dazi un accordo sembra lontano. In questa chiave va interpretata la calma apparente delle Borse.

RECORD STORICO A SIDNEY

L’indice Nikkei della Borsa del Giappone è in rialzo dello 0,4%. Dall’economia arrivano segnali misti: continua a scendere fino al a 2,3% di giugno, ma, la produzione industriale, lo stesso mese, si contrae del 3,6% mese su mese, dal +2% di maggio: il consensus si aspettava -1,7%.

Salgono anche le altre Borse dell’Asia. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,7% avanza anche l’Hang Seng di Hong Kong +0,3%, Kospi di Seul +0,5%. Nuovo record storico per la Borsa dell’Australia, in rialzo dello 0,3%.

Poco mosse ieri le Borse Usa, ormai concentrate sulle prossime decisioni della Fed: Dow Jones +0,11%, S&P 500 -0,16%. Il Nasdaq arretra dello 0,44% in attesa delle prossime trimestrali, tra cui quella di Apple.

NASCE IL COLOSSO DEI “GENERICI”, INDIGESTA LA POLPETTA VEGETALE

Al centro della scena ieri la grande fusione nel mondo dei pharma. È nato un gigante da 20 miliardi di dollari con la fusione tra i generici di Pfizer (-4%) e di Mylan (+13%).

Nel dopoborsa il produttore di polpette vegetali Beyond Meat ha diffuso i dati del trimestre: il titolo, che dal debutto sul listino si è moltiplicato per nove, ha perso il 14%. Le vendite si sono quadruplicate a 67 milioni di dollari, con 9,4 milioni di dollari di perdita. Il tutto, è molto peggio delle previsioni degli analisti.

Stamane continua il rialzo del petrolio: il Brent, al quarto giorno di rialzo: tratta a 64 dollari il barile, +0,4%. A Piazza Affari Eni -0,2%. Scivolone di Saipem (-3%).

LA STERLINA SCIVOLA AI MINIMI DA 28 MESI

L’euro dollaro apre la giornata piatto. La sterlina cade in Asia a 1,215 su dollaro, ai minimi dal marzo del 2017 Ieri l’euro ha guadagnato l’1,3% sulla valuta britannica 0,911.

Sale l’attesa per la riunione della Bank of England di giovedì. I mercati, consci del rischio di una hard Brexit, stanno mettendo in conto la possibilità di un taglio tassi da parte della Bank of England già a fine anno o a inizio 2020.

MILANO MAGLIA NERA, LONDRA SOTTO I RIFLETTORI

S’impenna Londra, alle prese con le bizze di Boris Johnson, perde colpi Milano, di fronte a nuovi segnali di crisi per la legislatura. Gli altri listini del Vecchio Continente pazientano, in attesa che comincino domani il vertice del comitato monetari della Fed ed i colloqui sui dazi tra la delegazione Usa e quella cinese.

Piazza Affari arretra dello 0,59% a quota 21.709 punti. Pesano i ribassi generalizzati distribuiti su tutto il listino.

Prosegue oggi la pioggia dei dati trimestrali. Tra gli altri i conti di Banca Generali, Campari, Hera, Leonardo, Poste Italiane, Recordati, Salvatore Ferragamo e Terna.

STELINA IN CADUTA, LA CITY VOLA

La City prende il volo: +1,82%. “C’è del margine per un nuovo accordo con la Ue” ha detto Johnson durante una visita ad una base navale in Scozia”, ma non accetteremo il backstop che è morto e sepolto”. Il backstop è una clausola di salvaguardia introdotta per impedire il ritorno di un confine fisico rigido tra la Gran Bretagna e l’Eire.

SCHIZZA JUST EAT, IL TITOLO LSE +15%

A spingere la Borsa di Londra sono stati alcuni deal eccellenti. Takeaway.com, società online di consegna di cibo a domicilio con sede ad Amsterdam, ha raggiunto un accordo per acquisire la rivale Just Eat (+15%) con uno scambio in azioni che valuta il gruppo circa 8,2 miliardi di sterline (10,1 miliardi di dollari).

Il titolo del London Stock Exchange avanza del 15,3% dopo la conferma che è prossima all’acquisto di Refinitiv, la piattaforma per una gestione dei dati che consentirà al listino di far concorrenza a Bloomberg.

Quasi piatti gli altri mercati: Francoforte -0,02%, Parigi -0,16%, Madrid -0,11%.

BENE L’ASTA BOT, MA SALE LO SPREAD

Dopo una mattinata positiva, il secondario italiano ha chiuso in ribasso una seduta dai volumi sottili, contrassegnata dal buon risultato dell’asta Bot semestrale con il rendimento a -0,21% ai minimi da aprile 2018.

Lo spread tra Btp e Bund è salito a 202 punti base dai 200 del finale di venerdì.

Il rendimento del decennale è a 1,58% stabile dall’ultima chiusura.

Il rendimento del 5 anni oggi in asta scambia a 0,844%.

Nelle aste a medio lungo di fine mese il Tesoro offre un importo maggiore rispetto agli ultimi appuntamenti: fino a 7,5 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e Ccteu in un collocamento che, a detta degli operatori, non desta preoccupazioni.

In occasione dell’asta a medio lungo spagnola di giovedì prossimo, il Tesoro di Madrid offrirà fino a 4,5 miliardi di euro in quattro distinti titoli.

BRILLA TIM, INWIT +5% IN ATTESA DELLA CEDOLA EXTRA

In Piazza Affari brilla solo Tim +1,45% sull’onda dell’accordo con Vodafone per condividere la rete mobile attraverso il conferimento delle torri del gigante britannico in Inwit (+5,20%), la vera stella della seduta: l’operazione prevede anche l’erogazione di un dividendo straordinario.

BENE LE POSTE, OGGI ILCDA ITALGAS

Positive tra le bluechip anche Poste Italiane (+1,9%) e le utilities: Terna +0,9%, Enel +0,58% e Snam +0,53%. Nel pomeriggio ci sarà la conference call di Italgas sui conti del semestre.

L’elenco dei rialzi in pratica finisce qui.

BUSCA FRENATA DI IAGGIO, SBANDA ANCORA PIRELLI

Giornata no per l’automotive. La peggior blue chip è stata Brembo (-5%). La società dei sistemi frenanti per l’ambito automotive ha diffuso dati del semestre inferiori alle aspettative, in più, ha tagliato le previsioni sui volumi del 2019.

Continua la sofferenza di Pirelli (-2,5%). Fiat Chrysler -1,3%. Fuori dal paniere principale Piaggio -6,01% ritraccia dopo il rally di venerdì. Da inizio anno il guadagno è del 50%.

Il ribasso non ha risparmiato il resto del settore manifatturiero. Il titolo peggiore è stato Prysmian (-3,3%). In rosso anche Stmicroelectronics (-1,8%) e Leonardo (-2%).

FA ACQUA FINCANTIERI, DEBOLE LE BANCHE

Fuori dal listino principale Fincantieri ha lasciato sul terreno il 3,45% penalizzata dalle incertezze sull’esito dell’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique.

Vendute le banche. La più sacrificata è Unicredit (-2,8%), Intesa -0,94%. Debole anche Banca Bpm (-1,73%). Nexi -0,5% dopo i dati del trimestre. L’Ebitda semestrale è in rialzo del 20% su base annua.

AIM FESTEGGIA LA MATRICOLA 125

Nel giorno del debutto di Farmae (piattaforma di e commerce per i prodotti della salute) che porta a 125 il numero delle aziende quotate all’Aim continua la guerra attorno a Bio-On rimbalzata del 25%a 30 euro.

Categories: Finanza e Mercati