Quarto trimestre da incubo per Pfizer. La perdita dei diritti su alcuni brevetti arrivati a scadenza (su tutti il brevetto del farmaco Lipitor, per il trattamento del colesterolo) ha pesato sui conti del gigante farmaceutico statunitense (produttore, tra l’altro, del Viagra), che ha visto calare i suoi profitti del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1,44 miliardi di dollari e 19 centesimi ad azione, contro 2,89 miliardi e 36 centesimi ad azione del 2010), anche a causa di un conguaglio fiscale su pagamenti relativi all’anno precedente.
Il calo è risultato inferiore rispetto a quanto previsto dalla comunità finanziaria, ma la società ha comunque abbassato le stime per il 2012, anche per tenere conto dei tassi di cambio sfavorevoli. La previsione sull’utile per azione è passata da 2,25-2,35 dollari a una forchetta compresa tra 2,20 e 2,30, mentre quella sul fatturato si attesta tra i 60,5 e i 62,5 miliardi di dollari, contro la stima precedente compresa tra i 62,2,e i 64,7 miliardi di dollari.
Il giro d’affari nel quarto trimeste è invece calato del 3,5 per cento a 16,74 miliardi di dollari, mente per l’intero 2011 è cresciuto dell 1% a 67,42 miliardi di dollari. Per l’intero anno Pfizer ha riportato utili per 10 miliardi di dollari, 1,27 dollari per azione, il 21 per cento in più dagli 8,25 miliardi, 1,02 dollari per azione dell’anno scorso.