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Peugeot, il governo francese non accetta il piano di ristrutturazione aziendale

“Noi non accettiamo nella sua attuale forma il piano reso noto dal gruppo automobilistico in occasione di un incontro con i sindacati”, ha detto il ministro dello Sviluppo produttivo, Arnaud Montebourg – Il governo transalpino ha ora nominato un esperto per studiare soluzioni al piano che prevede la soppressione di 8mila impieghi.

Peugeot, il governo francese non accetta il piano di ristrutturazione aziendale

Il Governo francese “non accetta” il piano di ristrutturazione presentato dal gruppo Peugeot che prevede la soppressione di 8.000 posti di lavoro e la chiusura dello storico stabilimento di Aulnay. “Noi non accettiamo nella sua attuale forma il piano reso noto dal gruppo automobilistico in occasione di un incontro con i sindacati”, ha detto il ministro dello Sviluppo produttivo, Arnaud Montebourg al Senato, senza peraltro precisare quali mezzi di pressione il Governo potrebbe utilizzare nei confronti di un gruppo privato.

Il ministro ha nominato un esperto, Emmanuel Sartorius, che esaminerà la situazione finanziaria del gruppo Peugeot e valuterà se le misure annunciate “sono necessarie e proporzionare alle difficoltà”. A Peugeot sarà chiesto di “giustificare la situazione e in seguito di aprire il dialogo sociale che il Primo ministro esige”, ha aggiunto Montebourg. Il Governo chiede a Peugeot di “esaminare lealmente tutte le altre soluzioni alternative” a quelle annunciate. Sartorius dovrà presentare la sua diagnosi alla fine di luglio e trarre le conclusioni definitive sul piano di riassetto e sulla strategia del gruppo Peugeot a medio e lungo termine entro il 20 settembre, secondo quanto indica la lettera di incarico.

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