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Petrolio sempre nella bufera ma la Borsa limita le perdite (-0,4%) con moda e Telecom

Saipem, Tenaris ed Eni accusano pesanti perdite per il crollo dei prezzi del petrolio (-6,7%) ma Piazza Affari limita i danni (-0,4%) sull’onda dei titoli della moda e anche di Telecom Italia e Finmeccanica – Saras s’impenna in controtendenza – Male Cnh e Prysmina – In calo l’oro in vista del referendum svizzero di domenica prossima.

Petrolio sempre nella bufera ma la Borsa limita le perdite (-0,4%) con moda e Telecom

La caduta dei titoli petroliferi ha condizionato l’ultima seduta della settimana sui listini europei. A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,5%, a quota 20.006. Eni perde il 3,5%, Saipem -5,2%, Tenaris -4,4%. 

La Borsa di Parigi arretra dello 0,3% con Total in ribasso del 3,1%. A Londra l’indice Ftse 100 scende dello 0,1% con Bp che perde l’1,6%. La Borsa di Francoforte perde lo 0,3%. Il settore oil europeo dei petroliferi perde il 4%. Exxon perde il 3,6%, Texaco -3,9%. 

A dominare il mercato è stato il nuovo ribasso del greggio: il Brent è scambiato a 72,9 dollari al barile, in rialzo dello 0,5%, dopo che ieri ha perso il 6,6%; il Wti fra ieri e oggi ha perso il 6,1%, scendendo a 69,1 dollari al barile.

Meno movimentata Wall Street, che chiuderà i battenti con tre ore di anticipo nel Black Friday, data d’avvio degli acquisti di Natale. E’ in vista la chiusura della sesta settimana al rialzo. Alle 18 il Dow Jones sale dello 0,29%, il Nasdaq dello 0,44%.

Il rendimento del Btp a 10 anni è al minimo storico al 2,04% (spread a 133 punti base) dopo che ieri Mario Draghi ha ribadito che la Bce è pronta a varare nuove misure straordinarie per allontanare il rischio deflazione.

Intanto, i dati dell’inflazione segnalano una nuova frenata dei prezzi europei allo 0,2%. Per il Crédit Suisse, se si considera l’impatto del calo del greggio di questi giorni, è facile prevedere inflazione zero per dicembre, nuovo stimolo per il QE del Vecchio Continente.

Sempre a proposito di petrolio, i ribassi hanno anche effetti positivi. Salgono i titoli delle compagnie aeree per il minor impatto del carburante: AirFrance guadagna il 5,5%, Lufthansa +4,4%, Easy Jet +1,8%. Negli Usa Southwest Airlines +5,9%, Delta +7,1%.

A Milano i titoli più legati ai viaggi sono Autogril (+1,4%) e World Duty Free (+1,1%).

Tra le banche scendono Unicredit e MontePaschi, in calo rispettivamente dello 0,6% e dell’1,1%. Intesa +0,4%. In rialzo Telecom Italia (+2%) e Mediaset (+0,7%). In calo Enel (-0,4%) e Enel Green Power (-0,6%).

Fra i titoli industriali Fca arretra dello 0,7%, Cnh Industrial -3%. Salgono Finmeccanica (+1,54%) e la controllata Ansaldo Sts, in attesa che venga formalizzata l’offerta della cordata cinese per le attività di Finmeccanica nel trasporto.

In netto calo Buzzi (-1,7%) e Prysmian (-2,5%), che potrebbero avere ripercussioni negative dalla discesa del greggio. Fra i titoli del lusso brillano Tod’s (+3,2%) e Yoox (+3,6%). Brunello Cucinelli sale del 4,5%. 

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