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Petrolio, Mes, Covid-19: Borse pesanti e spread in rialzo

L’attesa per il Consiglio europeo, il greggio in caduta aumentano la volatilità dei listini europei – Spread in rialzo – A Milano giù Eni, la ricerca sostiene Diasorin. Avanzano Amplifon e Buzzi

Petrolio, Mes, Covid-19: Borse pesanti e spread in rialzo

Negative le Borse europee in apertura di una settimana probabilmente decisiva per un accordo a sostegno degli equilibri finanziari della Ue, a partire dall’Italia dove cresce la pressione delle imprese per definire la data della ripresa dell’attività. Intanto sale lo spread a 243 punti (+6%) e il rendimento del Btp decennale a 1,89%. Cresce l’attesa per la revisione del rating da parte di S&P prevista per venerdì a Borse chiuse. 

E sale anche la pressione delle aziende di ogni dimensione per aggiungersi alle 105 mila imprese che, secondo Reuters, hanno ricevuto il permesso di poter proseguire l’attività dalle prefetture. il ministro dell’Economia austriaco, Gernot Bluemel, stamani ha chiesto che le norme dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato vengano sospese per Paesi come l’Austria che hanno mostrato solidarietà agli Stati membri più colpiti dalla pandemia di coronavirus, come l’Italia. Ma dalla Bce giunge anche la disponibilità ad aumentare e potenziare le manovre a sostegno delle economie. Dichiarazioni in tal senso sono arrivate dal governatore della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau.    

 I mercati perdono colpi a fine mattinata  in attesa delle decisioni di Bruxelles: Piazza Affari -0,7%, Francoforte – 0,6%. In rosso anche Parigi-0,8% e Madrid -1,6%.   Londra-0,70%. 

Continua la frana del petrolio texano: il Wti segna un calo del -28% a  14 dollari il barile. La scorsa settimana la perdita era stata del 20%.  Il petrolio Brent del Mare del Nord, segna un calo solo del 2,7% a 27,3 dollari. In  Nord America gli stoccaggi sono pieni, o quasi. Eni arretra del -3,3%. Saipem -2,10%. Giù anche Saras -2,54% che ha revocato la distribuzione del dividendo.  

Torna a salire Diasorin +4,3% che ha ottenuto la marcatura CE per il suo test sierologico ed è  pronta a  sottoporre il test alla FDA per ottenere l’approvazione per il territorio statunitense. Il test sarà disponibile su 5.000 piattaforme installate in tutto il mondo in strutture ospedaliere di primaria importanza. Diasorin sta incrementando la propria capacità produttiva del test nel principale polo industriale del Gruppo a  Saluggia.    

A sostenere il mercato contribuiscono alcuni titoli industriali: Schizzano al rialzo Amplifon +6,5%, Buzzi +4,5% e Cnh Industrial+3,15% .

Avanzano anche Pirelli +1,4%, Fiat Chrysler + 0,2%, Recordati+0,7%. Rialzo per Tim+0,3%.   La società ha chiesto a una decina di banche un finanziamento da 1,5 miliardi, strutturato come un prestito-ponte che a  scadenza (12 mesi, estendibile di 6 mesi più altri 6 mesi) verrà sostituito mediante il rifinanziamento con un bond. Le condizioni di mercato sono particolarmente vantaggiose.

In terreno negativo figurano Nexi –2,9%, Campari. 2,7% e Ferrari -1,8%

Tra le banche tiene Ubi +0,4% che sta lavorando ad un’alleanza con il Credit Agricole in alcuni settori dell’attività bancaria, tra cui il risparmio gestito, il bancassurance ed il credito al consumo. Debole Unicredit -0,4%.  Il Financial Times riferisce stamane di una proposta di bad bank europea avanzata dalla BCE alla Commissione Europea, che avrebbe detto no. Ma la trattativa prosegue. 

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