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Petrolio in netto calo, Btp Italia in vista

FIRSTonline

Il petrolio è in netto calo, con il Brent scambiato a 39,4 dollari al barile (-2,2%), dopo il rialzo del 4,3% della settimana scorsa. Wti a 37,1 dollari, in calo del 3,6%. L’Iran non aderirà a nessun piano di congelamento della produzione fino a quando non avrà raggiunto un output di 4 milioni di barili al giorno. Lo ha detto ieri il ministro del Petrolio di Teheran, Bijan Namdar Zanganeh.

A Piazza Affari Eni ha chiuso in rialzo dello 0,5%. La società ha annunciato ieri l’avvio della produzione nel maxi-giacimento petrolifero di Goliat, posizionato nel Mare di Barents, al largo delle coste della Norvegia. Tenaris -0,4%, Saipem +0,2%.

Saras +9,46%: la società ha annunciato che pagherà un dividendo di 0,17 euro per azione sui risultati 2015. Rispetto alla quotazione attuale significa un rendimento lordo (yield) del 12,5%. Il consenso si aspettava un centesimo in più.

La Borsa di Milano, invariata, è stata frenata dalle prese di beneficio dopo il forte rialzo di venerdì (+4,8%). La settimana scorsa Piazza Affari è stata la migliore Borsa in Europa con un rialzo del 3,8%. Positivi ieri gli altri mercati: Parigi +0,3%, Londra +0,5%. 

La Borsa di Francoforte ha messo a segno un rialzo dell’1,6%. A giudicare dall’andamento dell’indice Dax, gli investitori non sono rimasti turbati dall’indebolimento di Angela Merkel in Germania, dopo le elezioni regionali ieri in tre Laender tedeschi. 

L’euro cede terreno nei confronti del dollaro a 1,096, da 1,109 della chiusura di venerdì. 

Il Tesoro ripropone Btp Italia: tra il 4 e il 7 aprile prossimo sarà offerto il nuovo titolo indicizzato all’andamento dell’inflazione nazionale. L’emissione ha durata otto anni e scadenza aprile 2024. Si tratta della nona operazione studiata per gli investitori retail, che verrà collocata sul mercato Mot di Borsa Italiana.

Il tasso reale annuo minimo garantito della nuova operazione sarà comunicato al pubblico venerdì 1 aprile, spiega la nota del Tesoro. Uguale alle ultime tre emissioni la modalità del collocamento: una prima fase da lunedì 4 a mercoledì 6 aprile (tre giorni che potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata) riservata ai risparmiatori individuali e affini; la seconda, nella sola mattinata di giovedì 7, riservata agli istituzionali.

Giornata di assestamento per i titoli bancari, dopo il boom di venerdì. Ma c’è stata un’eccezione: Monte dei Paschi +10,3%, grande protagonista della seduta tra volumi eccezionali (oltre 200 milioni di controvalore).

A spingere il titolo le indiscrezioni di Repubblica, per cui il premier Matteo Renzi starebbe cercando di convincere Cdp e Banca Intesa ad acquistare il controllo della banca toscana. Il titolo riduce la perdita da inizio 2016 al 48%.

Fra le banche protagoniste del rialzo di venerdì sono arretrate Unicredit (-1,1%) e Intesa (-2%), frenata dai rumors sulla partecipazione all’acquisto di Mps. Sono salite invece le Popolari: Banca Pop. Milano +1,4%, Pop. Emilia +1,3%, Banco Popolare +2,6% e Ubi +1,2%. 

Fra le assicurazioni, Generali è scesa dello 0,8%, UnipolSai +0,4%. 

In grande evidenza Campari, che ha chiuso la seduta in rialzo del 5% dopo la conferma che il gruppo comprerà le attività di distribuzione della francese Grand Marnier. Ma in serata il sito di Le Figaro ha rivelato che la società italiana si appresta a lanciare un’Opa amichevole sul brand francese. Secondo quanto riporta il quotidiano gli eredi di Jean-Baptiste Lapostolle e di Louis-Alexandre Marnier, che controllano la maggioranza del capitale di Grand Marnier e il 60% dei diritti di voto, hanno accettato di cedere le loro quote al gruppo italiano. La transazione valorizza Grand Marnier oltre 1 miliardo di euro, cioè più del doppio della capitalizzazione di mercato che è di 426 milioni. Grand Marnier aveva dato mandato a Rothschild lo scorso novembre per esplorare diverse possibilità, compresa quella di una vendita. Il titolo francese è salito del 17% negli ultimi dodici mesi.

Enel è finita in calo dello 0,3%, Telecom Italia -0,9%, brillante rialzo di Mediaset (+2%). Nel settore lusso Ferragamo segna un progresso dell’1,7%, Yoox +2,6%. Fiat Chrysler è salita del 2,8%. Stamattina Kepler-Cheuvreux ha ribadito la raccomandazione Hold, abbassando il target price a 7,50 euro da 8 euro. Grazie a un rimbalzo del 40% nell’ultimo mese, il titolo Fca ha ridotto la perdita da inizio 2016 al 19% e ha ridotto anche il ritardo nei confronti del settore Automotive europeo (+12%).

Sergio Marchionne ha detto che Fiat Chrysler sta valutando la possibilità di offrire un prestito obbligazionario. Cnh Industrial +2,9%: oggi ci sarà il collocamento di un bond in dollari tra 500 e 750 milioni di dollari.

Giornata positiva anche per Finmeccanica +2,9%. L’Opa di Hitachi su Ansaldo Sts si è chiusa con adesioni pari al 10,705% delle azioni offerte, il 6,416% del capitale. La società giapponese, che controlla ora il 46,482% del capitale sociale, potrà ora incrementare la sua quota sul mercato. Contro l’offerta si sono schierati alcuni fondi che hanno contestato il prezzo, ritenuto troppo basso, e sono stati presentati ricorsi alla magistratura amministrativa. Anche Hitachi ha impugnato la richiesta di Consob di aumento del prezzo. Oggi è prevista un’udienza al Tar del Lazio sul ricorso di Hitachi contro la delibera Consob.

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