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Petrolio in caduta, le Borse lo seguono. Bene Leonardo

FIRSTonline

Il crollo del prezzo del petrolio penalizza le principali piazza europee, che nel pomeriggio rallentano per chiudere infine contrastate.

Piazza Affari perde lo 0,32% e scende a 21.822 punti, con Saipem -4,27%, Eni -1,39%, Tenaris -1,06%, in fondo al listino. Male anche Ferrari -1,51%; Moncler -1,33%; Cnh -1,15%. La piazza peggiore è Londra, -0,79% che soffre la discesa delle materie prime e il progresso della sterlina; deboli Parigi -0,36%, Madrid -0,15% e Zurigo -0,18%, mentre Francoforte sale dello 0,18%, grazie alla performance di Deutsche Bank +7,08%, dopo le anticipazioni sui conti del trimestre superiori alle attese.

A Wall Street, dopo una partenza incolore, virano in rosso il Nasdaq e lo S&P500, mentre il Dow 30 galleggia con i finanziari in rialzo e gli energetici in calo. Intanto la stagione delle trimestrali entra nel vivo: nella mattina americana si registra la pubblicazione dei conti di BlackRock e Bank of America, superiori alle previsioni, mentre stasera toccherà a Netflix alzare il velo sul suo stato di salute, che si presume ottimo visto che si stimano ricavi in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli investitori stanno anche digerendo i dati sul Pil cinese in chiaroscuro (in crescita su base trimestrale, ma in calo su base annua) e guardano all’incontro del giorno fra Donald Trump e Vladimir Putin a Helsinki. Il presidente Usa si è presentato al vertice convinto che il vero “nemico” dell’America dal punto di vista commerciale sia l’Europa, insieme con la stessa Russia e con la Cina, almeno “per certi aspetti”, secondo quanto ha detto ieri alla Cbs.

Sui listini pesa però, soprattutto, il calo del petrolio: Brent -4,04%, 72,29 dollari al barile; Wti -3,66%, 67,39 dollari. L’accelerazione al ribasso si mette in moto con le aperture americane sull’Iran. Il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, sostiene infatti che nonostante le sanzioni alcuni paesi potranno comprare greggio iraniano.

L’euro risale sul dollaro, con il cambio in area 1,17.

Nell’obbligazionario, in un mercato sottile, dai volumi estivi, si allenta lo spread fra decennale italiano e tedesco: 221.40, -2,51%, nonostante il Fondo monetario internazionale riveda il Pil dell’Italia al ribasso, da +1,5% a +1,2% nel 2018, da +1,1% a +1% nel 2019. La revisione è legata proprio agli ”spread più ampi sui titoli di stato e alle più strette condizioni finanziarie in seguito alla maggiore incertezza politica e che dovrebbero farsi sentire sulla domanda interna”.

Il mercato beneficia però della conferma di venerdì del rating italiano da parte di Dbrs a ‘BBB (high)’ con outlook stabile. L’agenzia ha detto di considerare improbabile che le deviazioni dagli attuali target fiscali, legati alla nuova agenda politica, possano indebolire in modo significativo la sostenibilità del debito pubblico.

Tornando in Piazza Affari fra le blu chip migliori troviamo Leonardo, +1,4%, grazie all’annuncio di un nuovo jet da combattimento da parte della Gran Bretagna nell’ambito di un progetto che coinvolge l’azienda italiana con Bae Systems, Rolls-Royce e il costruttore europeo di missili Mbda. Inoltre, Leonardo e la società di leasing Milestone Aviation Group sono state scelte per rinnovare la flotta di elicotteri medi di Aramco Overseas Company, parte del gruppo petrolchimico Saudi Aramco.

Sul listino svettano Italgas +1,73%; Campari +1,52%; Poste +1,45%; A2a +1,08%. Seduta moderatamente positiva per le banche. Si apprezza Carige, +1,15%, mentre il primo azionista Vittorio Malcalza esce dal cda motivando la decisione per questioni di dissenso e divergenze sulla gestione aziendale. Il 3 agosto ci sarà il consiglio per la convocazione dell’assemblea che si terrà tra il 17 e il 22 settembre.

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